Questa mattina mi sono svegliata con una news piuttosto sfiancante. Ben Affleck sarà il nuovo Batman...Non è mai bello iniziare la giornata in questo modo, soprattutto se già fluttuano per la casa, e ovunque ti muova, pensieri e impicci vari che proprio non ne vogliono sapere di mollare la presa. Che dire, il fatto è che avevo da poco imparato ad apprezzarlo, parlo di Affleck eh, come regista almeno. Però parliamo di Batman, cazzarola!!!
Detto questo, stavo pensando a quante ricorrenze e cose varie ci sono state in questi ultimi giorni. Così, riflettevo non solo sulla mia assenza da queste parti ma anche nella sfera facebookiana. Chi gestisce pagine e vive i social dal di dentro, sa cosa significhi, ad esempio stare dietro a tutti i compleanni di tutti. Oppure ricordare anniversari di nascita, morte (etc. etc.). Si fa, si fa per mantenere vivo l'interesse e il coinvolgimento dei lettori/fan. E poi si fa perché, diciamoci la verità, fa troppa gola anche a noi vedere quel "mi piace" in più oppure assistere a delle esplosioni che finiscono in dispute singolari e sempre interessanti. Ecco perché quando non si riesce a stargli dietro poi, finisce che ci manca davvero, tutto questo.
Che io non stia scrivendo ultimamente è chiaro. Ma non mi crederete se vi dicessi che sto vedendo più film in questo ultimo periodo di quanti non ne abbia visti fino a un paio di mesi fa. Strana la vita a volte. Sento il bisogno di vedere, poi però ne segue come un "blocco". Un'indigestione di idee e pensieri che mi paralizza, mi frena. Passo davanti al computer e provo ad accenderlo, a posizionarmi come mia abitudine, ma niente. Il vuoto totale. (Terribile!). Ma sorvoliamo...
Nanni Moretti ha da poco festeggiato i suoi sessant'anni, ovvio che il titolo di questo post sia un chiaro riferimento al suo secondo film, Ecce bombo. Non so quanto sia attendibile parlare di "certezze" quando ci sono di mezzo troppi crucci esistenziali, però corro il rischio un istante e dico che di una cosa sono certa: alcuni film vanno visti in precisi momenti della nostra vita. Ed è così, c'è poco da fare. L'aspetto più interessante è che non dipende dal nostro libero arbitrio, no. Lo crediamo. Ma decide la vita per noi. Provo a spiegarmi. Io non ho mai amato Nanni Moretti, a dirla tutta mi sta pure un po' sulle balle. Però succede che a volte tu abbia bisogno di sentirti dire determinate cose. Succede che tu abbia il bisogno di "vedere" determinate cose. A costo di farti del male, a costo di ampliare le tue turbe mentali. Sì insomma, come ha detto lo scrittore e poeta italiano Erri De Luca, succede così anche quando prendiamo un libro. Lo facciamo perché ci aspettiamo che da qualche parte, in mezzo a quelle pagine ci sia qualcosa scritto per noi, che faccia al caso nostro. Un concetto affascinante per amare ancor di più la lettura e sentirne il bisogno, quasi fisiologico.
Dunque tornando a Moretti, io mi ritrovo oggi a sentire il bisogno di recuperare tutti i suoi film. Assurdo. Quel che percepisco, a pelle e seguendo le mie sensazioni legate alle poche visioni che riguardano i suoi film, io potrei arrivare perfino ad amare questo regista così poco amorevole, diciamolo pure. Sarà che sto vivendo in una specie di limbo disincantato e smarrito, perplesso e "auto coscienzioso". Rido di me stessa e mi odio, poi mi ri-innamoro e così fino a chissà quale stadio della mia delicata autocoscienza. Non so se c'entri veramente qualcosa tutto questo, con Nanni Moretti. Secondo me sì. Anche se dubito sempre più di me stessa ormai...lascio a voi la libertà di pensare se sia pura follia slegata o chissà quale briciola di sensata e accettabile logica.