Gismondi pensa al bilancio ma non risponde alla domanda.

Creato il 14 settembre 2012 da Laperonza

Il nostro Sindaco non finisce mai di stupirmi. Oggi sul Carlino, anziché rispondere ad una precisa istanza contenuta nella lettera pubblicata il 12 settembre dall’Ape (http://laperonza.myblog.it/archive/2012/09/12/caos-alla-scuola-di-s-liborio-la-lettera-di-una-madre.html) e ripetuta oggi dal giornale stesso, lettera inviata dalla madre di un ragazzino delle elementari e relativa alla mancanza di un vigile che regoli e agevoli il traffico nella zona delle scuole di San Liborio negli orari di entrata e uscita di scuola, Gismondi si fa difensore dell’operato dei vigili e snocciola cifre sugli introiti derivanti dalle contravvenzioni. Com’è ormai costume assodato dei politici nostrani e nazionali, siano essi di destra, di centro, di sinistra, di sopra e di sotto, Gismondi non risponde alla domanda della mamma autrice della missiva ma sposta il discorso suun terreno che trova a lui più favorevole.

Ma anche su quel terreno ci sarebbe molto da discutere. Se è vero che il totale delle multe è superiore a quanto programmato in bilancio, i 23.000 euro che vengono introitati sono una cifra di gran lunga inferiore, a quanto ne so, a quello che incassano altri comuni simili al nostro e, comunque, infinitamente inferiore a quanto si potrebbe incassare. In effetti, sono i risultati che contano e non gli euro incassati con le multe. I risultati, come possiamo vedere girando per Montegranaro, parlano di auto parcheggiate ovunque, moto sui marciapiedi, cani che fanno i loro bisogni ovunque, maleducazione imperante. Gismondi dice testualmente: “I controlli ci sono, così come le multe quando servono”. Chi conosce Montegranaro può affermare l’esatto contrario: le multe dove servono non ci sono, basta andare in viale Gramsci il sabato sera.

Per sanare questo stato di degrado civico e sociale bisognerebbe incassare (e si potrebbe incassare) almeno dieci volte tanto ottenendo un buon risultato di bilancio, dando un’immagine più civile della nostra città e educando quei cittadini che, col loro comportamento, rendono Montegranaro un posto peggiore.

Luca Craia


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