Gita all’orto botanico del Monte Baldo a Novezzina

Creato il 08 giugno 2013 da Dismappa

Posted on giu 8, 2013

Oggi sono stata in gita al Rifugio di Novezzina, dove è in fase di ultimazione un percorso accessibile a tutti per visitare il bellissimo orto botanico del Monte Baldo: è stato realizzato un sentiero con inclinazione facile, davvero comodo da percorrere in carrozzina; lo stesso ha pure segnalazione per persone ipo o non vedenti.
Con la visita guidata è un piacere scoprire molte delle piante che lo compongono.

Il Rifugio Novezzina ha un eccellente ristorante (anche questo accessibile, con bagno per disabili, un po’ stretto) dove abbiamo gustato originali prelibatezze tra cui una strepitosa frittura di salvia e sambuco. Lo consiglio vivamente!

Alla Bottega dello Speziale è possibile acquistare alcuni ottimi prodotti: tisane, miele, confetture e prodotti cosmetici (oppure online qui).

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

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    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

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    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

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    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

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    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
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  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

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  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

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    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

  • Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l'Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
    Nell'Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

    Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all'interno della faggeta circostante.
    Nell'Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell'Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

L'orto botanico di Novezzina

Nel comune di Ferrara di Monte Baldo, a 1232 m di quota sul versante orientale del massiccio, sorge l’Orto Botanico di Novezzina, creato nel 1989 dalla Comunità Montana del Baldo. L’Orto si estende per circa 20.000 mq, raccogliendo piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici, di divulgazione, di conservazione e di ricerca scientifica.
Nell’Orto Botanico sono raccolte più di mille specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti. Sono stati ricreati microambienti ed ecosistemi simili il più possibile a quelli originari: dalle roccere al sotto bosco di faggio, dal pascolo alle zone umide della pozza. Si è cercato di ricostruire gli ambienti del Baldo in una superficie limitata, facilitando così al visitatore la conoscenza diretta delle specie, evitando di percorrere notevoli distanze e dislivelli per ritrovare queste piante.

Una serie di cartelli e di leggii permette inoltre di riconoscere le principali associazioni vegetali ed un percorso didattico entra anche all’interno della faggeta circostante.
Nell’Orto Botanico si possono osservare varie specie endemiche (sono quelle specie, sia della flora sia della fauna, sopravvissute isolate sul Monte Baldo durante il periodo delle glaciazioni, sopra il livello dei ghiacciai del Garda e dell’Adige, mentre altrove scomparivano a causa del ghiaccio), come la Campanula petraea e la Primula spectabilis, il Carex baldensis ed il Raponzolo di roccia, ma anche varie specie di orchidee ed altre, magari meno appariscenti ma non meno importanti. Tutte le specie presenti sono indicate da appositi cartellini recanti inciso il nome della famiglia, il genere, la specie ed il nome italiano.

INFORMAZIONI

Orto botanico-Rifugio Novezzina
via General Graziani n 10
37020 Ferrara di Monte Baldo (Verona)telefono: +39 045-6247288
cellulare: +39 345-6990389info@ortobotanicomontebaldo.org

Apertura Rifugio Novezzina: a parire dal 01 aprile 2012

Apertura Orto Botanico:
01 maggio/30 settembre – tutti i giorni ore 9:00-18:00
Le tariffe per il 2012
BIGLIETTO INGRESSO: intero 3.00 € – ridotto 2.50 €

ridotto: gruppi con più di 10 persone, maggiori di 65 anni, minori di 14 anni. Bambini fino a 6 anni gratis

Durante la settimana, il fine settimana in altri orari, per gruppi numerosi e in altri periodi dell’anno le visite guidate sono da concordare e su prenotazione

COME ARRIVARE
Dal casello autostradale di Affi
(Autostrada A22) raggiungere Caprino
Veronese e proseguire per Spiazzi,
verso Ferrara di Monte Baldo località
Novezzina.

Accessibilita' Rifugio Novezzina

RIFUGIO NOVEZZINA

Il Rifugio Novezzina è situato a 1.235 m di quota sul versante orientale del Monte Baldo in località Novezzina nel Comune di Ferrara di Monte Baldo (Verona).
Il Rifugio dispone di camerate a più letti (perlopiù letti a castello) ed una camera doppia.
È dotato di servizi al piano (anche per persone con disabilità) e presenza di docce.
La struttura è accessibile a tutti e priva di barriere architettoniche.

Il Rifugio è dotato dei seguenti servizi:
• sala per le attività didattiche legate all’annesso Orto Botanico
• sala conferenze dotata di impianto di proiezione e impianto audio
• sala con servizio di bar ristorante e cucina (IL NOSTRO MENU’)
• connessione wi-fi all’interno della struttura e nella piazzetta antistante il Rifugio
Il Rifugio è particolarmente adatto per attività didattiche e scolastiche, organizzazione di eventi e attività di formazione anche di carattere aziendale.

Appuntamenti enogastronomici del venerdì

Venerdì 8 e 22 Marzo
Venerdì 14 e 28 Giugno Fiori in cucina e Ricotta di Malga
Venerdì 5 e 19 Luglio Erbe selvatiche e Formaggi d’Alpeggio
Venerdì 2 e 23 Agosto Oli Essenziali e Tisane
Venerdì 13 e 27 Settembre Vino e Formaggi di Malga
Venerdì 11 e 25 Ottobre Polenta, Castagne e Vino
Venerdì 15 e 29 Novembre Olio d’Oliva, Salumi e Castagne

Programma completo delle iniziative 2013

Sito web Orto botanico e osservatorio di Novezzina


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