NO non ce la posso fare, ma non si può dire no a due occhi grandi che chiedono una spiegazione che è solo nella mia preoccupazione dell’ignoto, i miei timori non devono trasmettersi ad un esserino così piccolo, fiducioso e pieno di sorrisi… quindi vai e che Dio ci assista!
La mattinata passa tra lavoro, qualche telefonata alle accompagnatrici e l’attesa delle 16…… e poi eccolo lì il marmocchio sorridente e sudato che scende dal bus, mi abbraccia forte e mi spiega quanto si è divertito, quanti amici ha conosciuto, il gelato al gusto nuovo che ha mangiato, il viaggio lungo, bla bla bla…
Miracolo, è andato tutto bene! Finalmente sorrido dopo due giorni e mi accorgo solo in quel momento del viso rassicurante, affidabile e stanco, molto stanco, delle loro maestre. E lì ho pensato per la prima volta ”ma chi glielo fa fare?” E poi ho capito: la voglia di veder crescere i loro alunni come delle piccole persone autonome e capaci di aprirsi alle nuove esperienze.
L’agriturismo si ridimensiona e diventa uno spazio aperto al quale non siamo più abituati, per le zanzare c’è la citronella e i figli in macchina lasciati come pacchi sono una prerogativa di qualche indegno genitore.
Forse siamo proprio noi papà e mamme che dovremmo migliorare in condotta!!
Tonia