Giù le mani dai bambini

Creato il 12 aprile 2011 da Socialmediares

L’ADHD (o ADD) è conosciuta in Italia come la sindrome da deficit di attenzione e iperattività caratterizzata dall’inattenzione, impulsività e iperattività motoria dei bambini.

L’AIFA Onlus (Associazione Italiana d’appoggio alle Famiglie con bambini affetti da ADHD) ce la descrive così:

Ci sono dei bambini che più di altri fanno disperare genitori e docenti. Non sono semplicemente vivaci. Sono letteralmente delle piccole pesti: non stanno mai fermi, disturbano a scuola, sono difficili da gestire. I loro genitori vengono spesso considerati incapaci di educare i loro figli. Ma molto probabilmente in questi casi le capacità pedagogiche dei genitori non c’entrano”.

Secondo gli esperti, un bambino è affetto da questa patologia se: è facilmente distratto, passa spesso da un’attività all’altra, è annoiato con un compito, sogna ad occhi aperti, si dimena e si contorce da seduto, parla senza sosta, tocca o gioca con qualsiasi cosa sia a sua portata di mano, ha difficoltà a star seduto durante la cena, la scuola, ecc., mostra le proprie emozioni senza inibizioni, agisce senza tener conto delle conseguenze, ha difficoltà nell’attendere il proprio turno di gioco o nel rispettarne le regole.

Ma quello che più preoccupa è che la diagnosi dell’ADHD non viene perfezionata con esami clinici o medici, ma con la compilazione di semplici questionari distribuiti nelle scuole e riempiti dai genitori dei bambini stessi.

Questi test sono composti da domande tipo:

-   tuo figlio si agita sulla sedia?

-   tuo figlio perde spesso le cose?

-   tuo figlio interrompe spesso gli adulti?

-   ecc.

Sei risposte affermative e il bambino viene etichettato come malato e sottoposto a terapia spesso a base di potenti psicofarmaci.

http://www.giulemanidaibambini.org/video/videoplayer.php?v=player.swf?src=istituzionale_ita.flv

Questo è quello che emerge in questo video nato a favore della campagna Giù le mani dai bambini, in cui vengono rilasciate altre importanti dichiarazioni sulle quali reputo importante riflettere:

“Solo negli Stati Uniti i bambini sottoposti a terapie a base di psicofarmaci passano da 150.000 nel 1970 a 11 milioni a fine 2004. Buona parte dell’intera popolazione infantile scolastica statunitense pare soffrire di disturbi del comportamento che peraltro continuano a non avere una precisa definizione di carattere clinico. Lo psicofarmaco sembra essere l’unica cura possibile”.

“In Italia, nonostante alcune dichiarazioni improntate alla prudenza, sono già stati effettuati screening nelle scuole e sono in fase di apertura in tutte le regioni un centinaio di centri per la somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Spesso vengono sottovalutate le terapie alternative di tipo pedagogico a favore di soluzioni facili. Secondo molti medici lo scopo è quello di vendere prestazioni farmaceutiche e sottoporre a terapia nuovi pazienti in tenerissima età. Sono circa 800.000 i bambini italiani potenzialmente destinatari di questo tipo di terapie invasive. In realtà la pillola miracolosa si limita ad assopire i sintomi che riappaiono non appena si interrompe la cura accompagnati spesso da effetti collaterali potenzialmente distruttivi”.

Ecco alcuni articoli a riguardo:

E sempre in merito a questo, propongo un video realizzato durante uno spettacolo di Beppe Grillo a Milano del 2005 in cui ci racconta effettivamente ciò che avviene in alcune scuole italiane.

In questo video si parla del Ritalin, ossia il farmaco più utilizzato per la cura dell’ADHD. Il principio attivo è il metilfenidato ossia un’amfetamina che comportò nel 1989 la sua esclusione dal mercato italiano da parte del Ministero della Sanità poiché catalogato come droga a tutti gli effetti. Sarà solo con il governo Berlusconi che verranno diminuiti i vincoli del suo utilizzo, paragonandolo così a qualsiasi altro farmaco.

Durante la mia ricerca scopro anche che l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco che nel 2007 autorizzerà l’immissione in commercio del Ritalin, è presieduta da Antonella Cinque, ex dirigente di Farmindustria (potentissima lobbies delle case farmaceutiche).

Questo è quanto attesta il seguente video pubblicato dal movimento umanista Nessuno Tocchi Pierino nato con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla pericolosità dell’uso di psicofarmaci sui minori e che tra l’altro sembrerebbe non esistere più.

Bisogna precisare, però, che in commercio esistono anche altri tipi di antidepressivi e psicofarmaci che, come il Ritalin, sono somministrati come cura all’ADHD. Tra questi spiccano: il Celexa, lo Zoloft, il Luvox, il Prozac, l’Effexor, la Strattera e il Paxil.

Lo spot della Zoloft mostra questo farmaco come la soluzione alla depressione, ma in merito a questo, gli esperti dichiarano che, oltre a non essere certi che la depressione sia in realtà causata da uno squilibrio chimico delle cellule nervose del cervello (come ci viene mostrato nello spot), non sappiamo neppure cosa causino tali sostanze sugli esseri umani, in quanto i test sono realizzati solo su topi cavie.

Tutto ciò viene spiegato in questo video.

Inoltre, sempre durante il video, vengono elencati alcuni degli effetti collaterali del Retalin indicati dalla casa produttrice (la Novartis). Tra questi si annoverano: palpitazioni cardiache, aritmie, psicosi, vertigini e tremore. Viene inoltre, di nuovo, specificato che non esistono test validi per l’ADHD e che quindi la diagnosi avviene in maniera del tutto soggettiva.

Inoltre emerge da un documento interno del 1997, che nelle direttive per la vendita dei farmaci della Paxil era richiesto di:

-   ridurre al minimo le informazioni,

-   cercare di non usare la parola “astinenza”,

-   non indicare la periodicità di questi effetti.

E nel documento emerge una semplice spiegazione sul perché non se ne sospenda l’uso: il profitto.

Inoltre, dagli esempi che ci vengono fornirti, i genitori dei ragazzi che sono morti per l’assunzione di questi farmaci o che hanno manifestato raptus omicida, erano ignari degli effetti collaterali poiché scarsamente dettagliati nei fogli illustrativi.

Su questa scia nascono, quindi, campagne sociali come quelle del Citizens Commission on Human Rights dove si accosta l’uso degli psicofarmaci al concetto di morte.

In Italia, esiste Perché Non Accada, la campagna di informazione culturale e sociale sul tema dell’ADHD grazie alla quale si cerca di fermare l’introduzione e l’effettuazione nelle scuole italiane dei test sull’iperattività dei bambini.

Questo un brevissimo cortometraggio realizzato da Bruno Bozzetto a favore di Perché Non Accada intitolato “Il bello della differenza

http://www.perchenonaccada.org/IMAGES/BBOZZETTO-ILBELLO-DELLA-DIFFERENZA.html

La madrina di Perchè Non Accada è l’ex prima ballerina della Scala di Milano, Elisabetta Armiato, la quale dichiara:

“Fin da piccola ero una bambina con “l’argento vivo addosso”, saltellavo ovunque senza posa; era il mio modo di esistere e di comunicare. Nella danza come nella vita la vivacità era ed è il segreto del mio successo. Le cose sono cambiate. La vivacità o la distrazione oggi sono considerate un problema. Alcuni sostengono, in assenza di prove scientifiche oggettive, che sia una specifica malattia: un disturbo. Colpire i bambini catalogando il loro modo d’essere e “sedando” le differenze individuali, significa colpire il futuro della civiltà”.

Oggi Perchè Non Accada si è trasformato in Pensare Oltre, movimento culturale nazionale con l’obiettivo di fornire le giuste informazioni per valutare responsabilmente i comportamenti dei bambini prima della somministrazione dei sedativi, soprattutto mostrando come ciascuno sia diverso dagli altri e che la differenza non è una malattia.

Ecco lo spot.

Inoltre, sempre a tutela dei minori, c’è Giù le mani dai bambini, un Comitato italiano attivo per far fronte ai disagi dell’infanzia. Esso vanta più di 8 milioni di iscritti tra Università, Ordini dei Medici, associazioni genitoriali, socio-sanitarie e di promozione sociale.

Tra le varie iniziative, Giù le mani dai bambini ha realizzato la Campagna nazionale contro l’abuso nella somministrazione di psicofarmaci ai minori, alla quale è stata assegnata la “Targa d’Argento” del Presidente della Repubblica Italiana On. Giorgio Napolitano in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia 2007.

In questa campagna il messaggio è chiaro: non vi è un particolare disagio psichico nei bambini nello spot, ma esiste in loro solo la volontà di attirare l’attenzione dei genitori impegnati a far altro. Inoltre, la metafora utilizzata della mela avvelenata accosta l’immagine della matrigna traditrice, che attraverso il frutto avvelena Biancaneve facendola cadere in un sonno profondo, con la madre che porge la pillola ai figli per sedarli.

Quello che tramite le campagne viene contestato non è il fatto che vi possano essere realmente bambini affetti da tale patologia, ma che quest’ultima debba essere riconosciuta mediante attente analisi mediche e non attraverso test distribuiti in classe e compilati dai genitori.

Inoltre, si pensa che molti dei bambini ai quali sono stati prescritti farmaci sedativi (noti per le gravi controindicazioni), probabilmente sarebbero riusciti a migliorare i loro disagi solamente mediante interventi socio educativi nelle loro famiglie oppure appurando l’inadeguatezza delle strutture, dei programmi e del personale scolastici.

Per concludere propongo questo spot sempre del Citizens Commission on Human Rights International a mio avviso molto efficace in quanto ci fa capire come quelli che vengono catalogati come disturbi possano invece essere la caratteristica particolare del bambino, che lo aiuterà a realizzare i suoi sogni o gli permetterà semplicemente di essere se stesso.

Elisa Pucci



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :