Per anni questa bella frase della nostra Costituzione ha fatto scuola, infatti chiunque si permetteva di parlare di guerra veniva istintivamente isolato come un appestato, finché un giorno un miserabile americano, non decide di trascinarci in una guerra immorale contro l’Iraq. Immediatamente fu resuscitato l’istinto animalesco che caratterizza l’essere umano e si tornò a parlare di guerra, come risoluzione a problemi inventati. Vergognandosi essi stessi ne cambiarono addirittura il nome, chiamando la guerra “missione di pace”. Infatti portavano la pace bruciandoli col fosforo bianco. Così la morte di intere generazioni diventava “progresso” e chi si opponeva a questi crimini, diventava nemico del progresso. Quale lugubre forma di crimine alberga nelle menti di questi moderni amanti del “progresso”! Dopo la seconda guerra mondiale costata la vita a milioni di persone innocenti, l’Europa sembrava aver capito la scellerata follia che ci spingeva ad aggredirci gli uni con gli altri e si stava lavorando per una società degna, dopo secoli di errori criminali e ci stava riuscendo. Ci stava riuscendo, sottovalutando però questi nuovi padroni dell’economia mondiale: il potere finanziario e l’influenza nefasta della più grossa nazione del pianeta sul potere politico, commettendo l’errore madornale di non tenerli a distanza. Ora è il potere economico a dettare le regole non più quello politico e quel che questi nuovi “dei” faranno all’umanità farà impallidire l’atroce barbarie dei grandi dittatori tipo Hitler. Le democrazie, faticosamente conquistate dopo immani sofferenze, sono destinate a morire. Democrazia significa discussione, condivisione, studiare attentamente una legge prima di approvarla, analizzandola in ogni dettaglio, ma gli attuali politicanti lo ignorano e credono che l’efficienza e la giustezza risieda nella velocità, pura follia! Velocizzare regole fondamentali dalle quali dipende la qualità di vita delle popolazioni equivale ad affidare la guida di un treno ad alta velocità ad un bambino e la logica ci dice che è sicuro lo schianto, non il raggiungimento della destinazione!
Per anni questa bella frase della nostra Costituzione ha fatto scuola, infatti chiunque si permetteva di parlare di guerra veniva istintivamente isolato come un appestato, finché un giorno un miserabile americano, non decide di trascinarci in una guerra immorale contro l’Iraq. Immediatamente fu resuscitato l’istinto animalesco che caratterizza l’essere umano e si tornò a parlare di guerra, come risoluzione a problemi inventati. Vergognandosi essi stessi ne cambiarono addirittura il nome, chiamando la guerra “missione di pace”. Infatti portavano la pace bruciandoli col fosforo bianco. Così la morte di intere generazioni diventava “progresso” e chi si opponeva a questi crimini, diventava nemico del progresso. Quale lugubre forma di crimine alberga nelle menti di questi moderni amanti del “progresso”! Dopo la seconda guerra mondiale costata la vita a milioni di persone innocenti, l’Europa sembrava aver capito la scellerata follia che ci spingeva ad aggredirci gli uni con gli altri e si stava lavorando per una società degna, dopo secoli di errori criminali e ci stava riuscendo. Ci stava riuscendo, sottovalutando però questi nuovi padroni dell’economia mondiale: il potere finanziario e l’influenza nefasta della più grossa nazione del pianeta sul potere politico, commettendo l’errore madornale di non tenerli a distanza. Ora è il potere economico a dettare le regole non più quello politico e quel che questi nuovi “dei” faranno all’umanità farà impallidire l’atroce barbarie dei grandi dittatori tipo Hitler. Le democrazie, faticosamente conquistate dopo immani sofferenze, sono destinate a morire. Democrazia significa discussione, condivisione, studiare attentamente una legge prima di approvarla, analizzandola in ogni dettaglio, ma gli attuali politicanti lo ignorano e credono che l’efficienza e la giustezza risieda nella velocità, pura follia! Velocizzare regole fondamentali dalle quali dipende la qualità di vita delle popolazioni equivale ad affidare la guida di un treno ad alta velocità ad un bambino e la logica ci dice che è sicuro lo schianto, non il raggiungimento della destinazione!
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