Ai pm di Palermo è stato anche imputato di aver un rapporto stretto con "certi" giornali (quelli che ancora si ostinano a parlare della trattativa stato-mafia, delle intercettazioni in cui Mancino chiede aiuto al Quirinale..).
Poi apri il Fatto quotidiano e leggi in prima pagina che all'Ansa sarebbe arrivate voci (da dentro la Corte costituzionale) in merito al parere favorevole sul conflitto di attribuzioni sollevato da Napolitano per le stesse intercettazioni.
Quelle che si vorrebbero distruggere, senza tirare in ballo nessun giudice.
E allora, come mai questo diverso atteggiamento? Ci sono giudici che possono parlare con i giornalisti (come la consulta che sempre alla stampa anticipò il verdetto sul referendum per la legge elettorale) e giornalisti che se ne devono stare zitti?
Chi decide chi parla e chi no? Di cosa parlare e di cosa è meglio tacere?