Ancora un esempio di scienza pacioccona e zuzzurellona e ancora una ricerca bislacca che fortunatamente si è avvalsa di finanziamenti statunitensi.
Un gruppo di Scienziati della City University di New York ha chiesto a 57 volontari di esprimere il loro giudizio morale, con punteggio da 1 a 100, a proposito di una serie di situazioni, tra cui, per esempio, quella di un uomo che mangia il suo cane morto o il sesso consensuale tra secondi cugini (SBQA = Sono Bacchettoni Questi Americani). Veniva inoltre chiesto loro di indicare il proprio orientamento politico.
Primi di iniziare e a metà esperimento veniva dato da bere o una bevanda amara, o del succo di frutta dolce o dell’acqua.
Coloro che avevano bevuto la bevanda amara si mostrarono molto più severi nei loro giudizi in confronto agli altri, con un punteggio in media più elevato del 27%. Inoltre, rilevano i Ricercatori, i conservatori erano maggiormente influenzati dal sapore amaro rispetto ai liberali, cioè davano giudizi più duri. Che è come dire che i conservatori sono più conservatori dei liberali?
Dunque, secondo questo studio, pubblicato su Psychological Science, la rivoluzionaria scoperta è: i sapori amari alterano il giudizio morale rendendo più critici.
E ora, che ci faranno con questa preziosa acquisizione? Risponde lo Scienziato Burlone che ci si può porre il problema se chiedere ai giudici di astenersi dai sapori amari quando devono espletare i loro compiti.