giudizi sospesi nero su bianco

Da Patalice
"...se io fossi in te..."
Ma proprio questo è il punto: nessuno è in me, tranne me, e a volte me, non ci sta nemmeno troppo dentro, diciamocelo.
Questa cosa dei consigli e dell'interazione nella vita degli altri, sta prendendo una gran brutta piega... Cioè, io non voglio fare quella che si lamenta sempre, però sarebbe anche ora di finiamola, no!?Di cosa vado cianciando?Di chi ha giudizi facili, di chi sa tutto, di chi ha preso il toro per le corna e ci tiene a mostrarci quanto è stato bravo...Ecco, io quelle persone lì inizio a non reggerle proprio più! Sono una che sbaglia.Sbaglio tanto e sbaglio bene, e ci sono volte in cui, più che rialzarmi dopo una caduta, mi sprono a cadere meglio.Ho accettato che l'imperfezione e l'errore fossero parte di me, quanto il fallimento e il dolore, ed anche tutti quegli angoli bui che mi popolano copiosi, nonostante quel poco più di metri e mezzo del quale sono dotata. Ma la gente che profetizza, quella proprio mi sta sul gozzo.Io mi so dare ottimi consigli, ma poi seguirli mai non so...Alice nel paese delle meraviglie, presente? Ecco, io mi sento proprio lì: a cavallo tra un disordine mentale consapevole, ed un fastidioso fastidio indotto e corrotto da chi ne sa un pezzo in più... Debbo ammettere che, i miei amati social, in questo mi sono parecchio avversi... La gente, con un post, una foto, un tweet, si sente legittimata a far aria alla bocca in un modo pazzescamente inelegante! E nel frattempo migliaia di giudizi volano nell'etere, passano per il tubo catodico, si scontrano contro i byte dietro gli schermi e ci arrivano... Noi pensiamo di essere corazzati, di sentirci a distanza di sicurezza bastevole per non farci male, ma non è così... Non è quasi mai così, nemmeno per chi ha le spalle larghe ed il filo spinato intorno... Il giudizio è inevitabile.
Un po' perché noi non ci teniamo giù manco l'acqua che beviamo, esponendoci anche a chi non ci conosce bene ed ha la battuta, non sempre simpatica, facile; un po' perché le persone si sentono sempre più specialisti.
Della psicologia, della pedagogia, della moda, del buon gusto, della cucina, del design, della musica, della cinematografia...  C'è sempre qualcuno che giudica, che sa e che sentenzia.
...e francamente mo' mi sono rotta le palle!