Giuggiole di tacchino con pancetta dolce e prugne secche

Da Meggy

Buongiorno, finalmente è venerdì!
Com'è il tempo dalle vostre parti?
Qui l'estate è proprio finita, si dorme con il pigiama lungo e la mattina c'è bisogno del golfino (meglio se leopardato).
Ma che c'è di meglio dei pomeriggi di settembre, con il sole che timidamente scalda la nostra pelle ma non scotta, con le nuvole che assumono mille forme diverse guardate attraverso il fumo dei camini.
Che c'è di meglio dei pomeriggi passati nelle piazze a degustare vini ed assaggiare prodotti tipici, visitando le sagre enogastronomiche che si tengono in tutta la regione.
Che c'è di meglio di trovarsi ad organizzare grandi cene, serate al cinema, pomeriggi con popcorn+film d'amore tra amiche, giretti in centro e shopping.
Settembre, mese di buoni propositi e di speranze.Il cuore ricco di aspettative verso i mesi che verranno.Ricordi a tratti dolorosi che portano con la mente all'anno scorso.Ma se ne scappano in fretta.Perchè questi prossimi mesi so che saranno speciali.
Ecco amiche la ricettina di oggi, delle giuggiole di tacchino (non mi va proprio di chiamarle involtini) che nascondono un cuore di pancetta dolce e prugne secche, un comfort food adatto all'autunno e ad una cena tra amici ma anche in famiglia.
Magari ad occhio non vi ispirano, magari si può pensare che sia un abbinamento troppo azzardato, ma non ve ne pentirete, la crosticina lascia poi spazio ad un crescendo di sapore e dolcezza che non vi deluderà.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
400 gr di fesa di tacchino a fette - potete usare anche le fettine di maiale e verranno più gustose
12 fettine circa di pancetta dolce
prugne secche
burro chiarificato
farina
vino bianco
PREPARAZIONE:
cominciate battendo bene le fettine di carne tra due fogli di pellicola da cucina, così facendo non si romperanno e verranno belle fine, cuocendosi meglio.Farcite poi ogni fettina con una fettina di pancetta (o due se ne avete abbastanza) ed una prugna secca denocciolata (ovviamente) magari tagliata a metà così farete meno fatica a chiudere le giuggiole.
Arrotolate bene e chiudete con degli stuzzicadenti.
Passate poi leggermente le giuggiole nella farina, ciò contribuirà a rendere più denso l'immancabile sughetto (NdR: ieri il mio moroso in un raptus "pulitivo" ha estirpato tutti i miei armadietti degli orrori in cucina e mi ha buttato via la farina..ehm ehm...niente paura, ho prontamente usato un po di maizena/amido di mais che ha svolto perfettamente il suo compito sostituendo degnamente la farina).
Cuocete bene le giuggiole nel burro chiarificato fino a renderle ben rosolate e croccanti, sfumate con il vino bianco e lasciate ridurre il sughetto.
Ho servito queste giuggiole con delle cipolline sbollentate in acqua e aceto per una decina di minuti e terminate poi in padella con acqua, miele di castagno ed aceto balsamico (e un mezzo cucchiaio di zucchero).
Buona giornata e fine settimana a tutte voi.
Bacioni