Può sembrare un luogo comune ma è la realtà che, attraverso i fatti, si impone. Magari in modo marcatamente erroneo, ma si impone.
Quello che non interessa evidenziare nelle migliaia di indagini sociologiche è che, appunto, all'essere umano ciò che si manifesta palesemente evidente è sempre una mancanza. La presenza, di per sé, è qualcosa di fastidioso, di molesto, irritabile, scomodo... Insomma una cosa che dopo un brevissimo lasso di tempo diviene insopportabile.
E il lasso di tempo è condizionato dal nostro stato mentale... Un ospite, ad esempio, si dice che è come il pesce...dopo tre giorni puzza... Ma i tre giorni sono relativi... Si possono dilatare o restringere e questo dipende da un fattore fondamentale: se l'ospite (cor)risponde esattamente alla nostra immagine mentale. Se, cioè, fa quello che noi vogliamo.
Allora si possono fare tutte le campagne pubblicitarie, di autopromozione sociale, di propaganda statale, ma, parliamoci chiaro, non è come vogliono farci credere! La presenza della Polizia incute un senso di sicurezza se "passeggia" per le piazze, se posa per un calendario istituzionale, se fa rappresentanza, insomma.
Ma se fa prevenzione vera (quella fatta appunto per garantire sicurezza!) con controlli a persone, esercizi, mezzi, la presenza diviene insopportabile.
Il sentire comune è così: si pretende la presenza. Però... che non sia troppo presente, che non sia ingombrante, e soprattutto che intervenga e operi secondo i nostri schemi mentali.
Se così non avviene, il popolo si sente in dovere di attaccare, di ingiuriare, sputare addosso, offendere, ferire, perche quelle divise sono l'avamposto dello Stato. Di quello Stato così distante dal popolo, ma pronto a sacrificare quegli uomini in divisa, pur di apparire vicino alla gente.
L'altro ieri è accaduto che un contingente del Reparto Mobile di Napoli è stato impiegato a Lago Patria per degli abbattimenti di villette abusive, disposto dalla Procura.
Ebbene, nonostante vi siano dei video postati in rete e ripresi da diverse testate giornalistiche, qualcuno ha titolato "Gli agenti prima caricano e poi si tolgono il casco".
Siamo andati a guardare il video. E, con stupore, di cariche (o "mini"cariche) come si riporta nell'articolo, non ne abbiamo viste... Anzi! Quello che si rende evidente è una barricata realizzata ad opera dei residenti del parco, qualche spinta mentre la Polizia cercava di farsi spazio tra la gente, ma assolutamente nessuna carica né "mini"carica! Abbiamo visto degli uomini in divisa che hanno dato riprova di una professionalità impeccabile e che (prima che lo chiedesse la gente!) ha iniziato a sfilare il casco lanciando così un evidente messaggio di vicinanza, di pace se vogliamo. C'era un dirigente dell'ordine pubblico che ha saputo magistralmente intervenire per smorzare le tensioni. Si è frapposto senza mezzi coercitivi (e senza casco) tra gli agenti e i manifestanti, imponendo in modo deciso l'autorità e invalidando ogni tipo di atteggiamento proveniente dai più facinorosi.
Gli uomini in divisa hanno saputo valutare la situazione e si sono comportati in modo impeccabile, sottolineando la loro presenza non per una usurpazione ma a garanzia della legalità.
A garanzia della legalità.
Quello che sempre più spesso dimenticano tutti, a partire dai "nostri" politici, che trovano in ogni occasione il giusto spunto per una strumentalizzazione, avvalendosi della complicità di alcuni organi di stampa che sempre più tendono ad alterare la realtà per rendere succulenta la notizia! Perciò accede che se avviene una rapina o un furto, si titola che "MANCA" la presenza della Polizia. E se invece la Polizia interviene (a tutela della legalità.), dà fastidio, e anche se non accade nulla, per fare notizia, da una spinta ci si inventano delle (inesistenti!) "mini" cariche contro "la povera gente"... E un gesto di apertura come quello di togliersi il casco viene forzatamente letto come una resa.
Non riusciamo a capire perché...Ma sicuramente questo atteggiamento e questo modo di pensare dipenderà da una insoddisfazione. Da una mancanza.
A noi invece piace partire da quel che c'è. E abbiamo visto che ci sono degli uomini in divisa che hanno saputo operare in modo umanamente impeccabile. E con loro ci congratuliamo ed esprimiamo la nostra vicinanza. Sentimenti che condividiamo anche con il dirigente dell'Ordine Pubblico che non è stato un burocrate ma si è invischiato nella realtà e ha saputo preservare l'autorevolezza del suo compito.
Sì, ci piace partire da questo. Che è quello che c'è. E non è affatto poco.
Napoli, 16 maggio 2015 La Segreteria Provinciale