E la Francia l'aspetta con una nuova esperienza. Anche lei come tanti, è rimasta affascinata dalla cosmopolis catalana, pur ammettendo che la cultura spagnola, e men che meno quella catalana, non l'avevano mai interessata.
E' rimasta affascinata dal fatto che qui tutti quelli che conosce hanno due o tre lavori, e di solito il secondo e il terzo non sono quelli che pagano l'affitto.
E' rimasta scioccata dalla quantità di polizia e di turisti che gonfiano il centro, e sicuramente anche lei sa che quanto più il potere è insicuro più si fa vedere da tutte le parti. In quanto ai turisti, be', ognuno ha il diritto di passare per fesso almeno una volta l'anno.
E' rimasta stupita dai suoi primi mille euro al mese, che solo all'inizio sembrano tanti, ma ha l'età giusta per non credere già di doverci fare l'abitudine.
E' rimasta basita dalla farsa degli istitutiitalianidicultura, questi posti che dovrebbero essere la nostra casa all'estero ma che non ci offrono proprio un granché, posti in cui Giulia sarebbe anche preparata per lavorare, ma ci racconta che i bandi che sono obbligati a emettere si pubblicano su annunci microscopici a fondo pagina di qualche giornaletto locale, così entra sempre l'amico dell'amico avvisato a tempo.
E' rimasta affascinata dal respiro internazionale, dalla fiesta e dal cazzeggio perenne, e i suoi amici che la prendevano in giro dicendole sí, certo, tu vai a Barcellona a studiare...
Ed è rimasta affascinata dagli ambienti underground, che sono forse il miele più appiccicoso per un giovane che sbarca a Barcellona.
Ma il fascino di Barcellona non ha vinto contro i suoi stupendi, enormi e freddi occhi verdi, che come quelli di una medusa hanno spaventato il fantasma delle tentazioni.
Vai Giulia, inizia un'altra avventura e non fermarti qui!
Ti aspetto per un drink, e un po' per nostalgia e un po' per insonnia ti dedico questa canzone fuori moda, di quando eri ancora bambina :-)