Un percorso intrinseco nel repertorio tradizionale del Sud Italia che, partendo dal ritmo battente della tarantella, giunge alla sperimentazione world. Alternando l’antico al moderno, la contaminazione musicale dà vita a composizioni e arrangiamenti originali, su testi tradizionali, cadenze meridionali e armonie nordeuropee.
Tarantella nova Le notti si tingono dei colori di una musica incessante, scandita dai rumori di tacchi veloci e da fugaci sguardi danzanti, fino a che, giungendo al termine, gli occhi si chiudono e la mente continua a volteggiare. Brano d’autore dal repertorio molisano de Il Tratturo (1982). Liberamente ispirata a una notte di Calabria: “immobile fui rapito da instancabili ballerini”.
Melodeonìa Profondamente radicato alla sua terra d’origine, la Ciociaria, l’autore colora di note solcando paesaggi sonori e lasciando tracce dei suoi trascorsi musicali e affettivi, filo di memoria che, come in una bourée a due tempi, segna due velocità espressive. Da un lato lo sguardo volge alla tradizione meridionale con sonorità regionali sapientemente mescolate e rinnovate da un colorito strumentale non necessariamente popolare, dall’altro i tratti europei della world music e lo stile dell’autore emergono chiaramente percepiti. Ed è forse proprio in questa dicotomia che l’organettista Gabriele snoda un percorso musicale e di vita con un canovaccio mai banale.
Inizia lo studio dell’organetto a undici anni seguendo l’esempio del bisnonno; più tardi si forma con l’ascolto e gli stage di alcuni importanti organettisti come: Marc Perrone, Riccardo Tesi, Ambrogio Sparagna, Gianni Ventola, Alessandro Parente, Norbert Pignol, Kepa Junkera, Sharon Shannon.
L’amore per la sua terra e per lo strumento, che definisce “straordinario”, lo porta ad approfondire la musica tradizionale, prima quella del Centro-Sud Italia e poi ampliando l’orizzonte verso la world music, facilitato dalle sue origini francesi.
La passione per la musica popolare lo porta a studiare le varie tecniche della zampogna, del tamburello e del canto popolare: questa formazione gli permette di potersi dedicare da subito alla composizione e all’arrangiamento dei suoi brani originali.
Le esperienze in pubblico cominciano a sedici anni con alcuni gruppi di musica popolare tra Isernia, Frosinone e l’Aquila. Nel 2007 entra a far parte dello storico gruppo molisano Il Tratturo; da qui partono le collaborazioni con i Voria, di Campobasso, i Musicisti del Basso Lazio, importante band ciociara, con Gianni Perilli, ciaramella per musicanova gli Zimbaria e Officina Zoè dal Salento, Mimmo Epifani, Valentina Ferraiuolo, una delle piu’ importanti tamburelliste italiane, con Massimo Giuntini, ulliam pipes dei Ductia e Modena City Ramblers, con il violoncellista albanese Redi Hasa, con Raffaello Simeoni voce e polistrumentista dei Novalia, con Cisco, ex voce dei Modena City Ramblers, e ancora; Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della musica di Roma, con Teresa de Sio e Enzo Avitabile, fino ad arrivare alla straordinaria collaborazione con Francesco De Gregori in occasione del tour ”vola vola vola”. In oltre si è esibito con alcuni mostri sacri del folk mondiale, come i gaiteri Hevia (Asturia) e Carlos Nuñez (Galizia).
Ha ideato il progetto Jacaranda, gruppo col quale ha partecipato ad importanti festival e rassegne come: Radici Sonore, Tarantella Power e Tradizionandu in Calabria, Festival per i Diritti Umani, Musicalmonte, Boville Etnica, Tarantelliri, Festival della Zampogna di Scapoli, Festival della zampogna di Maranola, Matese Friend Festival, 1° Maggio all’Auditorium di Roma e tanti altri. Ha tenuto concerti anche in Francia, Spagna, Irlanda, Croazia, Romania, Bosnia, Ungheria, Turchia, e Malesia portando i suoi brani originali in diversi contesti musicali.
Ha registrato per il programma Mizar (Raidue) ed è stato più volte intervistato da Radio Rai International.
Attualmente è il direttore artistico di alcuni importanti Festival folk del basso Lazio, Boville Etnica nel comune di Boville Ernica, Trantelliri, proprio nel suo paese, Castelliri e Terra di Passo Folk Festival a San Donato Val Comino.
Da anni si dedica anche all’insegnamento con corsi permanenti e stage nelle scuole di musica e associazioni culturali del centro Italia.
Nel 2011 ha esordito in teatro, in una tournée partita da Ravenna che ha toccato i teatri in pietra più importanti della Sicilia: è stato attore-musicista nella rappresentazione Pathos, la tragedia delle troiane, da Euripide a Seneca, coproduzione del Ravenna Festival, Accademia Nazionale di Danza, Festival Teatro Dei Due Mari di Tindari, per la regia di Micha van Hoecke, direttore del balletto del Teatro dell’Opera di Roma. Protagonisti dello spettacolo sono stati Lindsay Kemp e l’attrice siciliana (scomparsa proprio nel 2011) Mariella Lo Giudice. Recentemente ha partecipato al “memorial Mariella lo Giudice” insieme ad artisti come Nicola Piovani, Alfio Antico, Lello Arena, presentato da Pippo Baudo.
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