Le tavole di San Giuseppe sono grandi mense, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota di circa 5 o 7 chili con nel mezzo un finocchio ed una arancia e ben tredici pietanze: il pesce fritto, simbolo del miracolo della moltiplicazione; i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta con i ceci, che indica l’arrivo della Primavera; i “vermiceddhri” con ceci fatti di pasta con il miele e mollica di pane; verdura lessa; cipollacci col fiocco, cartellate e “purciddhruzzi” dolci fritti a forma di rosa e conditi con il miele, che ricordano le fasce di Gesù bambino. Il devoto che prepara le Tavole, invita parenti o amici per interpretare i Santi: la Sacra Famiglia se la Tavola è imbandita per tre; la Sacra Famiglia e i suoi parenti e amici se la Tavola è allestita per 13 (sempre si deve rispettare il numero dispari di invitati).
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