Anche questa volta il cantautore etneo era accompagnato sul palco dai “suoi” musicisti: Francesco Bazzano alle percussioni, Antonio Masto ed Edoardo Musumeci alle chitarre, Marco Carnemolla al basso, Adriano Murania al violino e Alessandro Longo al violoncello. Sono un’ ensemble musicale ormai collaudatissima il cui affiatamento, percepibile e perfetto, fa da cornice magica alle canzoni di Cucè.
Special guest della serata la cantautrice catanese Agata Lo Certo feat Salvo di Stefano; con lei ha duettato nel primo brano della serata, tratto da “La mela e il serpente”, che è “Ghiaccio sul fuoco” di cui la Lo Certo è autrice della musica e il Cucè del testo.
Giuseppe Cucè si è avvalso di un’altra voce femminile per tre duetti inseriti in scaletta, Giovanna Damiano, giovane cantante etnea, con cui ha interpretato “Offese”, sempre tratto dal suo CD, la bellissima “Dio come ti amo” di Domenico Modugno e “Samba em preludio” del cantautore brasiliano Vinicius de Moraes. L’altro brano “forestiero” è stato il celebre “Paloma negra” di Chavelas Vargas.
A metà scaletta Giuseppe Cucè ha cantato “Rosa”, la canzone con cui ha partecipato alle selezioni dello scorso Festival di Sanremo dal testo drammatico e attuale incentrato sulla violenza alle donne.
Non poteva mancare l’omaggio di Cucè a due grandi cantautori italiani: ed ecco “Ritornerai” di Luigi Tenco e “Vieni via con me” di Paolo Conte.
Il brano conclusivo della serata è stato un omaggio alla sua terra di Sicilia rivisitato in una versione più attuale: l’intramontabile “Ciuri ciuri”.
La fotografia è di Caterina Palermo