Monumento di Lorenzo de’ Medici nella Basilica di S.Lorenzo opera di Michelangiolo Buonarroti
Sull’ arche del Mausoleo, inalzato alle ceneri di Lorenzo de’ Medici, riposano l’ Aurora e il Crepuscolo .
Considerata la venustà delle forme , la perfezion del disegno , la proprietà della espressione , l’ Aurora nulla perde in paragon della Notte . Si conosce negli atti il suo levarsi sollecita e sonnacchiosa : si contorce, trovando estinto quel Duca, ed ha scolpito negli occhi e nella fronte il dolore.
Si vede nel Crepuscolo , disegnato con profonda intelligenza di notomia , quel carattere fiero che tanto piaceva al genio sublime del Buonarroti. E’ mirabile la sicurezza di quei primi tocchi, ed il sommo grado di perfezione e di verità a cui è condotta la testa, quantunque non terminata .
Carlo V. Imperatore nel mirare attentamente le figure di questi due Monumenti, estatico disse, che gli sembrava assai il non vederle alzarsi da sedere, e il non sentirle parlare, espressione simile a. quella di Dante “Che non sembiava, imagine che tace .”
L’ atteggiamento di questi due Principi è semplice e dignitoso ; ma l’ imagine di Lorenzo , detta il Pensiero , si ammira come un prodigio dell’ arte. Il volger del capo fermando attentamente lo sguardo, il poggiare del gomito, il movimento della mano e dell’ indice verso del labbro, l’incrocicchiar delle gambe in segno di riposo e di abbandono, tutto a maraviglia tende ad esprimere l’uomo che medita profondamente. Perché in questo mirabile atteggiamento non si vede scolpito il Pericle della Repubblica Fiorentina , o Lorenzo il Magnifico , o Leone X ?
Si conserva nella Galleria di Firenze il modello in cera dell’ altezza di un braccio , fatto dal Buonarroti per questa figura .
Lorenzo nato da Pietro di Lorenzo il magnifico, e da Donna Alfonsina, fu nipote di Leone X, cugino di Clemente VII ; sposò Maddalena di Boulogne della casa reale di Francia, ed il solo frutto di questa unione fu Caterina de’ Medici , dipoi moglie di Enrico II. Prima del suo matrimonio ebbe un figlio illegittimo, chiamato Alessandro , il quale portò l’ ultimo colpo alla libertà di Firenze .
I primi onori della Repubblica, il tacito principato, con cui governava Firenze, non bastarono a placare in Lorenzo il desiderio immenso di regno . La famiglia della Rovere dopo essersi difesa con lunga ed ostinata guerra, in cui Lorenzo fu gravemente ferito, si trovò costretta a cedere ad esso la sovranità del Ducato d’ Urbino, di cui il sommo Pontefice l’ investì nel 1516 . Morto Giuliano , fu inalzato all’onore di Generale di Santa Chiesa.
Non fu la sua morte , come quella di Giuliano , grave alla patria ; anzi per un rumore sparso fra’ cittadini , ch’egli era ritornato di Francia con opinione di farsi Signore di Firenze , furon molti che n’ ebbero gioja.
( Giuseppe Gonnelli, brano tratto dal libro “Monumenti sepolcrali della Toscana” con disegni di V.Gozzini incisi da G.P.Pasino sotto la direzione del Cav. P.Benvenuti e L.De Cambray Digny – Firenze, 1819 )