Giuseppe Pesce, reggente della omonima cosca della ‘ndrangheta, si è consegnato e costituito ai carabinieri di Rosarno. Il boss, che era latitante da tre anni, è accusato di associazione mafiosa. Il 3 maggio si è concluso il processo agli affiliati alla cosca con 42 condanne, con pene da 6 mesi a 28 anni, 20 assoluzioni e due prescrizioni.