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Giuseppe Pulvirenti, “O qui, o là o altrove” in mostra per Inycon 2013

Creato il 11 luglio 2013 da Comunalimenfi
Giuseppe Pulvirenti

Mostra O qui, o là o altrove
UN PROGETTO DI GIUSEPPE PULVIRENTI PER LE NECROPOLI DI MENFI
Menfi, 13/14 luglio 2013
NECROPOLI DI PALAZZO PIGNATELLI ARAGONA
inaugurazione: 13 luglio, ore 18.30

 

Il 13 e 14 luglio 2013, a Menfi, in occasione della XVIII edizione di INYCON, la Necropoli di Palazzo Pignatelli Aragona, da sito archeologico diventa atipico contenitore di arte contemporanea.

Ispirandosi alle parole di Thomas Stearns Eliot – Nel mio principio è la mia fine – il designer e performer Giuseppe Pulvirenti, ideatore del progetto, trasforma il percorso del sito archeologico in un pellegrinaggio tra i solchi di un tempo circolare di ascendenza orientale. Le opere d’arte installate tessono un dialogo in profondità con le sepolture di età paleocristiana divenendo metafora di una contemporaneità imprescindibilmente legata alle tracce del passato.

L’audio-collage di memorie sonore composto da Giampiero Riggio accompagna lo sguardo del visitatore lungo la prima parte del percorso: qui le visioni di Stefania Romano ritraggono i progetti di Pulvirenti in un mondo surreale, in cui un fantomatico personaggio, muta gli oggetti in soggetti, l’inanimato in animato. L’atto di creazione si nutre di ambiguità semantica, ripercorre a ritroso l’ammonimento biblico “poiché polvere sei e in polvere tornerai” e affida al sogno il mistero della rivelazione. La melodia si riversa poi nella seconda stanza, dove un ipnotico video di Federico Lupo e un ex-voto fuori scala di Giuseppe Pulvirenti diventano simboli di traumi impressi e di anatomie compromesse ma anche di superamento delle sciagure e di speranza in un rischiarato avvenire. Le crisalidi del video e il cuore raggiante ci ricordano che ogni evento traumatico si rivela una transizione verso una consapevolezza più profonda di quello che si è o si può ancora divenire.

L’ultimo ambiente è dominato dall’istallazione nomen omen di Giuseppe Pulvirenti dove prototipi di design, centinaia di giocattoli fluorescenti ed elementi naturali sono esposti al centro di un carpet ground appositamente concepito in relazione al tema di Inycon 2013 – TERRA. Il pavimento della stanza si muta nelle zolle di un campo come fosse l’ultima delle sezioni di uno scavo archeologico: la terra seppellisce nuovamente i resti del passato ma i germogli che vi crescono raccontano che la rigenerazione e la rinascita è possibile anche nei luoghi dove la morte ha apparentemente ricoperto tutto con un manto di aridità. Il ciclo di Morte e Rinascita è il tema dei versi di Eliot, interpretati da Giuseppe Pulvirenti come controcanto del flusso sonoro di Giampiero Riggio, invadono l’ascolto in un’atmosfera crepuscolare e lisergica. Nella creazione, divenuta simulacro di trasformazione e di rinascita, l’esercito dei giocattoli rossi ci ricorda l’inoffensività delle paure e il ruolo catartico delle buone idee che non muoiono mai. Giocattoli, come metafora dell’atto creativo che esorcizza la tanatofobia divenendo forza propulsiva verso il futuro.

In un luogo apparentemente dominato dalla morte, le opere esposte invertono, in un piano simbolico, il significato e i segni, per guardare al futuro con la consapevolezza della storia. Nella morte c’è la vita, quest’ultima si rigenera nella prima, e nel disegno del futuro non può non esserci l’eredità della Storia.

 

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GIUSEPPE PULVIRENTI
ideazione e direzione artistica, installazione e allestimento, design oggetti, voce

STEFANIA ROMANO
fotografia

FEDERICO LUPO
video

GIAMPIERO RIGGIO
sonorizzazione

MARILENA MAURO
co-regia registrazione vocale

ILENIA FIORITO
ufficio stampa
contatti:
www.pulvirentistudio.it
[email protected]
349.5923760


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