Giustizia per Trayvon

Creato il 23 marzo 2012 da Silviapare
Se ne parla moltissimo, in questi giorni. Il 26 febbraio scorso, il diciassettenne Trayvon Martin è stato ucciso da un volontario del neighborhood watch (sorta di vigilantes di quartiere) a Sanford, in Florida. Quel giorno il ventottenne George Zimmerman venne insospettito dall'aspetto chiaramente losco del ragazzino che potete vedere qui a fianco, il quale si aggirava per una gated community (quartiere residenziale recintato) con indosso un loschissimo hoodie, una felpa con cappuccio. Trayvon, che stava andando a casa del padre dopo aver fatto la spesa, armato di un sacchetto di Skittles e una lattina di tè freddo, venne seguito dal vigilante Zimmerman, il quale, dopo aver chiamato il 911 e aver ricevuto l'ordine di non seguire il ragazzo, decise lo stesso di seguirlo e di sparargli, ammazzandolo. La versione è confermata da testimoni, che hanno sentito il ragazzo chiedere aiuto e poi gli spari.Quello che distingue questa storia da altre altrettanto orribili è il seguito agghiacciante che finora ha avuto. Zimmerman, reo confesso, non è stato arrestato. C'è una legge, in Florida, che si chiama “Stand Your Ground”, e che altera la tradizionale definizione di legittima difesa: il cittadino che si sente minacciato, anziché tentare prima la fuga, ha il diritto di sparare per primo. Secondo questa legge, il sospettoso Zimmerman avrebbe avuto il diritto di sparare al losco ragazzino nero con cappuccio. E di sparargli alle spalle, a quanto pare ("And two women who live near the shooting scene have said that Martin was lying face-down, with Zimmerman looming over him, after he was shot. 'If it was self-defense, why was he [Zimmerman] on Trayvon’s back?' one of the witnesses, Mary Cutcher, told CNN in an interview." Il resto dell'articolo qui.)E se il ragazzino fosse stato bianco? E se Zimmerman, anziché sudamericano di pelle chiara, fosse stato nero? Se lo chiedono in molti.

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