La strada fino al passo e la discesa a fondo valle regalano delle belle vedute panoramiche sulle montagne, sulla sorgente e sulla vallata. Appena scesi a valle ci si trova quasi subito a Gjirokaster. Il bus tuttavia vi lascerà sulla statale, e da lì per arrivare in centro bisogna imboccare una delle stradine strette e tortuose in salita (
Rruga Alqi Condi per esempio, che comincia vicino alla nuova cattedrale ortodossa in costruzione) e percorrere un ripido e faticoso, anche se pittoresco, chilometro.
Argirocastro (come è chiamata in italiano) è una delle principali mete turistiche e culturali dell'Albania, essendo stato anche il primo sito del paese delle aquile ad essere incluso nella lista dei patrimoni UNESCO (seguito poi da Butrinto e da Il più economico di tutti, ma anche vecchio e abbastanza malandato (ma pulito), è l'
Berat). Tuttavia l'offerta di alloggi non è imponente, ma comunque nel centro storico vi sono vari hotel ospitati in edifici storici, nei quali i prezzi per le stanze sono molto bassi.
Hotel Sopoti, in pieno centro storico, ospitato in un palazzone antico in pietra; però le camere e i servizi sono super-essenziali e inoltre con tutta quella pietra, pur se in estate rende l'ambiente fresco (non c'è condizionatore, ma obiettivamente non servirebbe), la mancanza del riscaldamento in inverno si fa sentire. Come al solito la città è piena di bar, e ci sono anche piccoli ristoranti e tavole calde, ma il 1 gennaio era tutto chiuso e anche nutrirsi è risultato difficoltoso.
Oltre al castello però, la città è molto interessante per l'architettura delle abitazioni storiche in pietra e con i tetti di ardesia, sparse in tutti i vari quartieri che formano la città vecchia. Salendo verso il castello si incontra un tunnel che passa sotto la collina e permette di accedere ai quartieri periferici a sud-est, da dove godere di una bella veduta sul castello; mentre il quartiere sotto all'estremità nord-est (che è quella che guarda verso la valle) è il Anche il quartiere a monte del castello (
L'attrazione più importante è il maestoso castello che domina tutta la città dalla sommità di una collina. Qui, contrariamente che in altri castelli, nell'area delle mura non c'è un borgo ancora abitato, ma la maestosità delle fortificazioni e le zone archeologiche in esso contenute ne fanno probabilmente il castello più importante del paese.
Nel maschio è ospitato il museo delle armi (che però il 1 gennaio era chiuso), mentre la camminata fino all'estremità che dà sulla valle permette di vedere, oltre ai bellissimi panorami sulla città, un aereo spia americano e i resti di una basilica bizantina e di una costruzione con la torre dell'orologio. La vasta spianata in questa zona ospita anche un festival folk. Nel complesso del castello vi è anche una piccola cappella-mausoleo dove è conservata la tomba di un importante religioso musulmano.
Pazar i Vjeter (mercato vecchio) con una strettissima e ripidissima stradina acciottolata, abitazioni tipiche e una bella chiesetta in pietra. Dunavat credo si chiami) è interessante per la vista delle abitazioni tradizionali arroccate sul fianco della montagna, ma è faticoso da raggiungere.
In particolare
La parte più interessante della città vecchia è però costituita dai quartieri a nord-est del castello, che sono in effetti anche quelli più centrali. Proprio vicino all'Hotel Sopoti, dove Rruga Alqi Kondi e Rruga Gjin Zenebisi si incrociano c'è una sorta di piccolo bazar formato dai negozietti ospitati nelle abitazioni di pietra; mentre percorrendo le strade a est e a nord ( Rruga Ismail Kadare e Rruga Doctor Vasil Laboviti ) si passa vicino ad alcune delle più importanti abitazioni caratteristiche in stile ottomano indicate da cartelli turistici: casa , casa , e quella dove è ospitato il Museo Etnografico (casa natale dell' ex dittatore Enver Hoxa) sono solo alcuni esempi (alcune sono visitabili a pagamento); ma in tutta la città vi sono più di 200 palazzi storici, nonché alcuni altri palazzi in stile italiano dell'inizio del '900.
Passeggiare lungo le stradine ripide e tortuose della zona vecchia, magari finendo anche nei quartieri meno centrali dove qualche scorcio notevole c'è sempre, ammirando tutte queste costruzioni caratteristiche è dunque l'attività più interessante della visita di Gjirokaster, che si può completare comodamente in una giornata; tuttavia va detto che l'itinerario è caratterizzato da continui saliscendi e che le stradine arrivano ad essere anche molto ripide rendendo l'esplorazione piuttosto faticosa.
Rruga Doctor Vasil Laboviti è la principale strada che collega la città vecchia con quella nuova, dove non c'è niente di interessante da vedere, ma la presenza di negozi e bar moderni e un po' di vitalità data dalla presenza dell'università possono risultare piacevoli dopo essere stati immersi nell'aria antica del centro storico. Bulevardi 18 Shtatori è il viale principale della città nuova e vi si affacciano numerose banche, bar e attività commerciali, e, collegando il centro con la strada statale, è anche percorsa dai mezzi pubblici che potrebbero farvi risparmiare qualche centinaio di metri nel faticoso percorso verso la città vecchia. post successivo: Berat