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Glasgow Warriors, niente panico in attesa di Bath. Parola di Tim Swinson

Creato il 15 ottobre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980
Tim Swinson (Credit: GlasgowWarriors.org)

Tim Swinson (Credit: GlasgowWarriors.org)

Ho esordito in Premiership inglese contro Bath, era il 2006/07, entrando dalla panchina. Ero così nervoso che pensavo mi venisse un attacco di panico, quando mi sono trovato nel primo raggruppamento! Poi, dopo un paio di placcaggi andati a buon fine, ricordo che la paura è svanita di colpo. Ma non dimenticherò mai le mani, enormi, di Danny Grewcock, che era alla sua ultima stagione“.

Dopo la brutta sconfitta patita a Belfast sabato scorso, i Warriors hanno bisogno di tutto tranne che di andare in panico, come successo a Tim Swinson al suo debutto con la maglia dei Newcastle Falcons. Allora, il buon Tim era entrato in campo al Rec, mentre sabato (kick off 3.15pm, diretta tv BT Sport, commento e interviste post-partita sul nostro sito) si giocherà tra le mura amiche dello Scotstoun Stadium di Glasgow, con la capienza ampliata a 7mila spettatori.

Basta panico, non ci sarà più occasione, e ricordo che quel giorno al Rec è stata la prima e unica volta che mi sono sentito così; la settimana prima ero in panchina, in casa contro Gloucester ma non sono sceso in campo, quindi può essere stato anche un accumulo di tensione. Sabato ci attende una sfida molto difficile, perché Bath ha dimostrato di essere una squadra molto fisica, che ha nel pack il punto di forza. Tra gli avanti ci sono un sacco di nazionali, tutti giocatori abituati a giocare ad alti livelli, ma anche in Guinness Pro12, ormai, siamo abituati ad affrontare avversari che fanno della fisicità il loro marchio di fabbrica“.

Domenica scorsa Bath è uscito sconfitto dall’Adams Park di High Wycombe, la casa degli Wasps, in un clima delicato a causa delle polemiche, in settimana, dopo l’annuncio delle Vespe del trasloco verso la Ricoh Arena di Coventry a partire dal mese di dicembre. Nel primo tempo i Termali hanno faticato moltissimo, non riuscendo mai ad entrare in partita – dopo aver fatto vedere qualcosa di buono nei primi cinque minuti – ma nella ripresa, quando Bath ha cominciato a spingere, la difesa avversaria non è più stata in grado di reggere l’urto. La sconfitta è maturata nel primo tempo, ma la reazione deve preoccupare; se Bath gioca come sa, miscelando forza fisica e velocità nelle giocate, può essere irresistibile.

Il Pro12 è ormai un campionato tra i più competitivi; Treviso, Leinster, Ulster sono tutte squadre che abbiamo incontrato finora e che ci hanno testato dal punto di vista di un approccio fisico. Noi, però, sabato esordiremo nella nuova coppa europea e vogliamo dimostrare a tutti, anche a chi magari non ci conosce benissimo, che siamo pronti per fare bene anche in Europa“.

Non si può pensare, ad inizio stagione, di vincere tutte le gare e tutti i titoli in palio, sarebbe uno shock troppo grande anche solo perdere una gara. Sappiamo che la sconfitta fa parte del gioco, ci può stare, ma è importante come si reagisce alla prima sconfitta stagionale ed è quello che stiamo facendo in allenamento in questa settimana. Sappiamo che in Europa serve alzare il livello, ci confronteremo di fronte ad un audience più grande ma siamo un gruppo di giocatori tutti pronti a lottare per un posto in squadra e per fare sempre del nostro meglio. Sabato avremo la prima occasione per fare bene e non vogliamo sprecarla“.

A poco di un mese dai test match autunnali, c’è tempo anche per una battuta sulla Scozia, con cui Swinson ha debuttato nel 2013 contro il Sud Africa e al BT Murrayfield contro il Giappone, guadagnandosi subito il premio come man of the match.

Se un giocatore pensasse che lo staff tecnico della nazionale si basa solo sulle ultime uscite per fare le convocazioni, si sbaglierebbe e anche di molto. Sappiamo bene che ottenere la convocazione in nazionale è un premio che si guadagna nel corso della stagione, ma può aiutare arrivare al periodo dei test match in forma e sulla scia di qualche buona prestazione“.

(in collaborazione con Gareth Llewellyn, The Sport Review)


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