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GLBT27 – Parada, ci sono un serbo, un croato, un bosniaco, un kosovaro ed un gay

Creato il 25 aprile 2012 da Soloparolesparse

No, non è l’inizio di una barzeletta in stile balcanico, è il punto di forza della disarmante commedia Parada di uno Srđjan Dragojević che converrà tenere d’occhio nella sua produzione futura.

Un nostalgico estremista combattente serbo che vive in una casa piena di cimeli della guerra del 1991 e gestisce una palestra di picchiatori, entra suo malgrado in contatto con un veterinario gay (che gli cura il cane) e con il suo compagno wedding planner, contattato dalla futura amatissima moglie.
Questi stanno cercando di organizare il primo Gay Pride a Belgrado dove la situazione non è facile e gli omosessuali vengono quotidianamente pestati da gruppi nazisti ed omofobi come quello del protagonista.

I casi della vita e l’amore per le rispettive metà portano l’estremista ed il veterinario gay a trovare un accordo incredibile: sarà il primo a fare da servizio d’ordine alla manifestazione del secondo.

GLBT27 – Parada, ci sono un serbo, un croato, un bosniaco, un kosovaro ed un gay

Ma le assurdità non finiscono qui perchè gli amici estremisti si rifiutano di aiutare i gay e così la strana coppia parte con una improbabile mini rosa per un giro dei Balcani alla ricerca di vecchi amici/nemici di guerra per mettere insieme il più assurdo dei servizi d’ordine.
Ed ecco spiegato il titolo del post.

Assurdo, divertente, esplosivo, pieno di battute e doppi sensi, Parada gioca tutto sulla contrapposizione degli opposti.
E sono opposti forti, non solo politici ma anche ideologici.
Così quello che viene fuori alla fine (ma è chiaro fin dall’inizio) è che le ideologie sono destinate a fallire e sono i rapporti umani a creare unioni e divisioni.
L’estremista serbo che ha amici in Bosnia, in Croazia, in Kosovo è il simbolo forte di questo concetto fondamentale.
Il fatto che poi si renda conto di poter avere un rapporto sincero anche con il veterinario gay spezza ogni dubbio.

La cosa straordinaria di Dragojević è che riesce a raccontare storie forti, temi difficili con una solarità eccezionale.
Parada è qualcosa che si avvicina alla commedia all’italiana o volendo rimanere in zona ad alcuni film di Kusturica.
Riesce ad essere profondamente divertente, a creare situazioni assurde e coinvolgenti, dissacranti.

Impossibile poi non notare che entrambi i protagonisti principali agiscono e superano le proprie diffidenze spinti dall’irresistibile forza dell’amore.
Ad entrambi (per motivi diversi) quel Pride non interessa, ma entrambi si impegnano perchè abbia luogo esclusivamente per amore per i rispettivi compagni.
Troppo facile l’assunto “l’amore vince sempre“?
Può darsi, ma chissenefrega!

Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.


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