La classe Business dell'Air Canada, con i separé fra un passeggero e l'altro
Come sapete, due giorni fa sono tornato precipitosamente in Italia perché stasera parteciperò al Tg3 Lineanotte per presentare il mio romanzo Tutta colpa di Miguel Bosé. La cosa è stata così precipitosa che ho dovuto prendere un volo Air Canada su Monaco e poi un Air Dolomiti su Roma, anziché del solito volo diretto Toronto-Roma dell’Alitalia. Beh signori, ho toccato con mano cosa significhi la differenza fra Air Canada-Lufthansa (il volo era un Lufthansa operato da Air Canada, in realtà) e l’Alitalia. Anzitutto, l’anzianità degli aerei. Medimanete, gli aerei Alitalia che collegano Toronto con Roma hanno un’età imprecisa fra i 15 e i 25 anni. Sono sgarrupati all’interno e sono sporchi (ricorderete che in un volo ci trovai sopra una zecca, no comment). Il livello tecnologico, dal punto di vista dei passeggeri, è risibile: l’unica cosa possibile è vedere un film dai video posti nel corridoio, quando il comandante decide di fartelo vedere. Inoltre puoi inclinare il tuo sedile, ma di solito è rotto e in ogni caso la distanza fra un sedile e l’altro in classe economica è poca. Quando il sedile non è rotto, è comunque troppo usurato dal tempo e la conseguenza la senti sul tuo corpo, perché il sedile ti trasmette tutte le vibrazioni possibili. I sedili, secondo me, andrebbero cambiati in blocco ogni 3-4 anni, se non si hanno soldi per aggiornare il proprio parco velivoli. Non capisco perché in Alitalia non facciano almeno questo.
Sull’aereo Air Canada la cosa che mi ha colpito più di tutte è la presa di corrente per il tuo computer portatile (o qualunque altro aggeggio elettronico) che si trova dietro a ciascun sedile passeggero. Una roba fantastica, che permette di usare il proprio portatile per tutta la durata del viaggio, senza dipendere dalla propria batteria. Poi ogni sedile dietro ha un piccolo schermo che funziona sia da computer (con tanto di porta USB a cui si può inserire ciò che si vuole) che da video. Quindi se uno si vuol vedere un film, se lo seleziona per iniziarlo e interromperlo quando gli pare lungo tutto il viaggio. Non vi piacciono i film? Beh essendo una tv, potete anche scegliere i canali della tv canadese, oppure giocare con un videogioco, o mettere la radio. In sostanza, il tempo passa e non ve ne accorgete. Ma in generale, l’aereo avrà avuto sì e no 1-2 anni di vita, era tutto iper pulito e spazioso. Si tratta di un Boeing 767, con al centro solo 3 sedili e non i 5 che di solito trovo sull’Alitalia. Il che significa meno passeggeri e un’aria migliore. Anche in Business lo spazio era più ampio e fra un passeggero e l’altro c’erano dei separé che davano maggiore privacy rispetto all’open space Alitalia.
E non parliamo del velivolo dell’Air Dolomiti che ha collegato dalla Germania all’Italia! Bicchieri di vetro e vino di qualità (anche spumante) gratis per tutti (non la mitica bottiglia dell’Alitalia con su un’etichetta che recita testuale “Vino Rosso”, servito sempre in bicchieri di plastica). Last but not least: hostess e steward di queste due compagnie erano sorridenti e cordiali e, in generale, felici di lavorare. In Alitalia ho incontrato di tutto, dallo steward scoglionato a quello che proprio odia il suo lavoro e i passeggeri, fino alla hostess cordiale. Ma in generale c’è sempre una punta di insofferenza da parte del personale Alitalia, forse dovuto al fatto che son tenuti in condizioni contrattuali precarie, non so.
L’unica cosa negativa è che il volo diretto su Roma di Air Canada è effettuato solo in alcuni periodi dell’anno. Quindi con Air Canada occorre spezzare da qualche parte in Europa e la cosa mi pare poco intelligente perché a naso ci dovrebbero essere più passeggeri sulla tratta Toronto-Roma che non su quella Toronto-Monaco, considerato il milione di italo-canadesi che vive a Toronto! In effetti, l’aereo dell’Air Canada era semivuoto, mentre quelli dell’Alitaia su Roma sono quasi sempre semipieni. E all’atterraggio, niente applausi da parte dei passeggeri, così come non si applaude il tranviere all’arrivo della propria fermata: si ha fiducia nelle capacità del comandante, non ci si rimette alla grazia della Madonna…