I rapporti sulla possibilità di futuri attacchi terroristici in Europa simili a quelli del 2008 a Mumbai hanno spinto le autorità statunitensi ad agire. Il dipartimento di stato ha raccomandato la massima prudenza ai cittadini statunitensi che stanno per andare in Europa. La stessa cosa l’ha fato il ministro degli Esteri britannico, segnalando l’esistenza di una seria minaccia di un attacco sul continente.
I rapporti di intelligence che hanno causato lo stato d’allerta devono essere presi sul serio. E’ inevitabile che le capitali europee siano potenzialmente vulnerabili ad attacchi come quelli che due anni fa hanno colpito Mumbai provocando 173 vittime. Un bilancio impressionante , soprattutto se si considera che erano pochi i terroristi.
L’allarme di Washington appare una reazione spropositata e inutile , oltre a essere un calcio nei denti all’industria europea del turismo. Se i servizi segreti avessero indicato i cittadini statunitensi come obiettivo specifico , l’allerta avrebbe potuto essere giustificata. Ma nei rapporti d’intelligence non c’erano elementi a sostegno di una tesi simile.
In più il fatto che non ci siano stati arresti dopo la pubblicazione del rapporto suggerisce che si trattava comunque di trame nebulose e ancora al livello embrionale. Questi allarmismi danneggiano l’Europa , facendo vedere che è un luogo poco sicuro in generale.
L?aspetto più spiacevole dell’allarme statunitense , è che implica una totale assenza di solidarietà. Gli Stati Uniti devono occuparsi delle minacce terroristiche sul loro territorio. Se gli europei lanciassero l’allarme negli Stati uniti, Washington si irriterebbe. Inoltre molti pensano che l’aumento delle attività terroristiche in Europa sia una risposta all’intensificarsi degli attacchi dei droni statunitensi in Pakistan.
Le minacce terroristiche sono una triste realtà quotidiana nel mondo occidentale. I governi dovrebbero condividere le informazioni che possiedono e avvertire i cittadini di eventuali rischi. Un allarme ai viaggiatori può solo esasperare il clima di terrore. Ed è quello che vogliono i terroristi