Gli “amori” di Bruno Vespa

Creato il 07 settembre 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Il racconto estivo di alcune tra le più belle storie d’amore e di passione del secolo ha terminato il suo percorso informativo e nell’ultima puntata di Porta a Porta estate, lo sguardo romantico del conduttore Bruno Vespa si è focalizzato su love story più contemporanee.

Protagonisti della serata dal titolo: Sulle ali dell’amore: Fiorello, Claudio Villa e Domenico Modugno, ospiti in studio: Patrizia Baldi, Enrica Bonaccorti, Pierluigi Diaco.

Fiorello, il grande fenomeno dell’etere nasce come  Rosario Tindaro a Catania il 16 maggio 1960, è il primo di quattro figli, di cui solo il fratello Beppe ha seguito in parte le sue orme di artista, vantando una più che dignitosa carriera d’attore. Nel DNA la misteriosa alchimia artistica lo porta ad essere da animatore nei villaggi turistici a cantante, presentatore TV, speaker radiofonico, attore e imitatore, rappresentando il talento in persona.

Una calamita umana di simpatia e bravura, dal sorriso beffardo che riesce sempre a far arrivare la sua straripante carica umana direttamente al pubblico, a divertire senza essere spocchioso e ad essere sincero e trasparente in qualunque occasione.

Sono questi i motivi, molto semplici, per cui tutti gli vogliono bene, con conseguente pieno di ascolti ogni volta che gli affidano un programma televisivo o radiofonico.

Il ciclone Fiorello dopo il famoso Karaoke diventa  una star inseguita costantemente dai suoi fan ed ecco che il troppo successo e le regole che impone lo portano  ad un cono d’ombra,  un periodo triste e amaro in cui Fiorello si avvicina alla droga.

Dichiarerà : «Cocaina. Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre. Avevo milioni di spettatori, avevo tante donne, avevo tutto, quindi non ho alibi, sono più condannabile di altri.  Ma pochi sanno quanto è triste trovarsi da soli, dopo la serata, in una camera d’albergo, con due guardie alla porta. Ne sono uscito grazie mio padre, non potevo tradirlo, uno che si batteva contro il traffico di droga, uno che ci aveva insegnato: “Ricordatevi che un uomo onesto cammina tutta la vita a testa alta”».

Ed ecco che sul suo orizzonte umano appare lei: Susanna, un angelo di serenità che lo tiene ancorato alla vita e alle cose semplici, discreta e sempre al suo fianco. Nel ‘97 l’incontro, il destino che si compie, Cupido scocca la scintilla su entrambi. E’ il momento di svolta, si corteggiano e si legano sempre più di un amore profondo e nel 2002 dicono: SI, concretizzando il sogno.

Susanna lo comprende, è spontanea e non invadente, è l’amica che lo riconduce nel nucleo della famiglia, rendendolo padre, uomo felice e appagato.

Claudio Villa durante la vita viene sempre  affiancato dalla  figura materna, dalla forte personalità  che controllerà tutti i suoi amori  nel timore che le tante donne possano approfittare della sua posizione di successo.

Claudio è un ragazzo della periferia romana ed è un buon corteggiatore. Il reuccio della canzone italiana è elegante e pieno di donne che ama esibire. E’ un seduttore dal grande fascino con il talento del dongiovanni, vitale, sorridente, una forza pura della natura.

Si sposa ma non perde la voglia di donne e il suo  legame fallisce. Arriva  la prima vittoria al festival di  San Remo che ne decreta l’immenso successo.

3200 canzoni, il pubblico lo adora, la notorietà  fomenta la fama di eterno seduttore, tanti amori, tante avventure, fino a 47 anni quando si innamora di Patrizia, giovanissima adolescente che vede in lui il principe azzurro.

32 anni di differenza ma  a dispetto di quanti affermavano la fine precoce di tale sentimento i due restano uniti fino alla morte di Claudio. Un amore che cresce nel tempo alimentato dall’arrivo di Andrea Celeste e Aurora i suoi figli ufficiali.

Sul reuccio pende anche una brutta causa legale che riguarda il riconoscimento di altri due figli illegittimi avuti da una precedente passione, una battaglia giudiziaria che si protrae nel tempo e che vedrà loro assegnato il cognome del cantante dopo 17 anni dalla sua morte.

Un uomo che si è dato completamente al suo pubblico e che riceve proprio dal palco di San Remo l’ultimo applauso durante l’annuncio della sua scomparsa.

Con il suo “Volare ooohhh” esplode la vitalità di quel giovane cantante che risponde al nome di Domenico Modugno. A Sanremo con “Nel blu dipinto di blu”, vince  il primo premio e rivoluziona la canzone italiana dando inizio al boom della vendita discografica italiana fino ad allora molto bassa e mandando in frantumi  il clichè del cantante “ingessato”.

La canzone è stata  tradotta in tutte le lingue, fu in testa alle classifiche di tutto il mondo, anche in America del Nord, in cui si vendettero milioni e milioni di copie tanto che nel 1958 gli furono assegnati due Grammy Awards, uno come disco dell’anno e uno come canzone dell’anno 1958.

E’ un  interprete libero che sogna di fare l’attore.

Al Centro Sperimentale di Cinematografia, conosce una giovane aspirante attrice siciliana, Franca Gandolfi, figlia di un colonnello benestante, che diventerà poi sua moglie il 26 giugno 1955. Affascinante e benestante, educata e ferma riesce a stupirlo e a conquistarlo ma non a domarlo. Liti e gelosie si susseguono, ma al suono di : “resta cun me, non me lassà” lei non lo lascia.

Spavaldo, sicuro di sé : “Io sono come un cavallo da corsa che continua a galoppare finché non casca morto per terra”, gestisce il successo fra musica, teatro, televisione e cinema. La moglie collabora. Attraente e corteggiato le resta fedele, nessuna avventura vale la famiglia.

All’apice del proprio successo, però, durante una trasmissione televisiva, Mr. Volare viene colpito da una trombosi e da ciò accusa menomazioni nel linguaggio e nei movimenti. Inizia un lento recupero. Al suo fianco sempre lei, Franca, l’amore che vince  e incoraggia.

Dal 1987 Domenico Modugno si dedica alla politica e anche in questo campo sembra aver successo. Infatti, viene eletto deputato del Partito Radicale e di cui era anche il presidente. Cominciano le battaglie in difesa dei diritti civili per le classi più deboli.

La seconda e ultima parte della sua vita, li vede ancora inseparabili, lei sempre accanto fino all’ultimo attimo di vita.


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