Erano ancora rese vane le parole, da che il tempo del rivedersi era avvenuto. Sconfinava la pelle il desiderio ed era sì forte da annullare ogni presente parlato.
Lui fece il caffè, solido rumore d’acqua, borbottio di fuoco, e solo con gli occhi la possedeva.
Lei, seduta nel fronte spazioso del divano, rastrellava i ricordi, pettinandosi gli anni. Erano fili bianchi i suoi, era la sua esistenza.
Alzò lo sguardo, fu un fulmine breve, lo amò perdutamente; poi finì.
Chiara