Il più sorprendente è forse una scultura lignea trovata nel sito di Saqqara, un piccolo uccello nel quale, secondo un ingegnere meccanico, sarebbero riprodotti fedelmente i principi fondamentali dell'aviazione! Le piramidi di Giza e altri manufatti avanzati provenienti dall’Antico Egitto continuano a sconcertare archeologi e appassionati di archeologia. Tra le tante reliquie del passato egiziano, una piccola scultura in legno farebbe pensare che gli antichi egizi conoscessero i principi generali dell’aviazione, cioè sapevano far volare un aeroplano! Il piccolo manufatto è stato trovato nel 1898 in una tomba dell’antico santuario di Saqqara, in Egitto. La figurina, classificata come la semplice rappresentazione di un uccello, è stata posizionata insieme ad altre sculture di volatili nel Museo del Cairo, fino a quando, nel 1969, il dottor Khalil Messiha, medico ed egittologo, non notò che la figurina somigliava in maniera sorprendente ai modellini di aereo con cui giocava da bambino. Agli occhi di Messiha, quello non sembrava più un uccello, ma un modellino di un velivolo, cosa che chiaramente gli pareva impossibile. «Gli altri uccelli esposti al museo avevano le gambe, questo invece non ne presentava. Le ali degli altri uccelli erano state dipinte, questo invece presentava ali spiegate scolpite», commenta John H. Lienhard, professore emerito di ingegneria meccanica presso l’Università di Houston. «Inoltre, gli altri uccelli avevano le piume sulla coda, proprio come un vero uccello. Questa strana scultura, invece, presenta quello che sembra un timone verticale». L’artefatto ha una lunghezza di 14,2 centimetri e un’apertura alare di 18,3 centimetri. Pesa 39,120 grammi. Sulla parte anteriore sono visibili il becco e gli occhi, e la coda è posta stranamente in verticale. Fra il corpo e la coda è possibile vedere una linea di demarcazione. Secondo il parere di Lienhard, la figurina, se fosse un aeroplano in scala, presenterebbe un’aerodinamica corretta, e questo non può essere solo una coincidenza. I ricercatori ortodossi suggeriscono che la forma della coda sia in realtà una banderuola per il vento, forse collocata sulle barche sacre. Questa ipotesi sembrerebbe confermata da alcuni rilievi trovati nel Tempio di Khonsu a Karnak e datati al tardo Nuovo Regno, in cui si vedono banderuole simili che ornano la cima dell’albero maestro di tre barche usate durante le feste di Opet.
Il più sorprendente è forse una scultura lignea trovata nel sito di Saqqara, un piccolo uccello nel quale, secondo un ingegnere meccanico, sarebbero riprodotti fedelmente i principi fondamentali dell'aviazione! Le piramidi di Giza e altri manufatti avanzati provenienti dall’Antico Egitto continuano a sconcertare archeologi e appassionati di archeologia. Tra le tante reliquie del passato egiziano, una piccola scultura in legno farebbe pensare che gli antichi egizi conoscessero i principi generali dell’aviazione, cioè sapevano far volare un aeroplano! Il piccolo manufatto è stato trovato nel 1898 in una tomba dell’antico santuario di Saqqara, in Egitto. La figurina, classificata come la semplice rappresentazione di un uccello, è stata posizionata insieme ad altre sculture di volatili nel Museo del Cairo, fino a quando, nel 1969, il dottor Khalil Messiha, medico ed egittologo, non notò che la figurina somigliava in maniera sorprendente ai modellini di aereo con cui giocava da bambino. Agli occhi di Messiha, quello non sembrava più un uccello, ma un modellino di un velivolo, cosa che chiaramente gli pareva impossibile. «Gli altri uccelli esposti al museo avevano le gambe, questo invece non ne presentava. Le ali degli altri uccelli erano state dipinte, questo invece presentava ali spiegate scolpite», commenta John H. Lienhard, professore emerito di ingegneria meccanica presso l’Università di Houston. «Inoltre, gli altri uccelli avevano le piume sulla coda, proprio come un vero uccello. Questa strana scultura, invece, presenta quello che sembra un timone verticale». L’artefatto ha una lunghezza di 14,2 centimetri e un’apertura alare di 18,3 centimetri. Pesa 39,120 grammi. Sulla parte anteriore sono visibili il becco e gli occhi, e la coda è posta stranamente in verticale. Fra il corpo e la coda è possibile vedere una linea di demarcazione. Secondo il parere di Lienhard, la figurina, se fosse un aeroplano in scala, presenterebbe un’aerodinamica corretta, e questo non può essere solo una coincidenza. I ricercatori ortodossi suggeriscono che la forma della coda sia in realtà una banderuola per il vento, forse collocata sulle barche sacre. Questa ipotesi sembrerebbe confermata da alcuni rilievi trovati nel Tempio di Khonsu a Karnak e datati al tardo Nuovo Regno, in cui si vedono banderuole simili che ornano la cima dell’albero maestro di tre barche usate durante le feste di Opet.
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