Cupido, nascosto dietro una colonna, riconobbe immediatamente la giovane Medea: era senz’altro la più bella, anche se in quel momento se ne stava in disparte ad osservare gli stranieri giunti alla corte di suo padre. Non c’era un attimo da perdere: il dio dell’amore, incoccata una freccia, tese al massimo il suo arco e prese bene la mira. Ovviamente non sbagliò: dopo alcuni istanti la freccia invisibile era già conficcata nel cuore della figlia del re. Medea da principio non si accorse di nulla. Non si accorgeva nemmeno di guardare solo lui, Giasone, il giovanottone biondo che se ne stava lì impettito ascoltando le richieste spaventose di suo padre. Spaventose davvero! All’improvviso si rese conto di quanto fosse disperata la sua impresa, e di come sarebbe stato certamente condannato se qualcuno non lo avesse aiutato. Ma chi, se non lei, poteva farlo? Medea infatti non era soltanto la figlia di Eete: era anche una maga, e una maga molto potente. Era la nipote di Circe, per intenderci, la Figlia del Sole: colei che un giorno avrebbe tramutato in porci tutti i compagni di Ulisse! Ma allora? Proprio lei avrebbe dovuto aiutare uno straniero, un avversario di suo padre, un temerario che era venuto dalla Grecia per sfidarlo e per portargli via il tesoro più prezioso di tutti? Eppure...
Cupido, nascosto dietro una colonna, riconobbe immediatamente la giovane Medea: era senz’altro la più bella, anche se in quel momento se ne stava in disparte ad osservare gli stranieri giunti alla corte di suo padre. Non c’era un attimo da perdere: il dio dell’amore, incoccata una freccia, tese al massimo il suo arco e prese bene la mira. Ovviamente non sbagliò: dopo alcuni istanti la freccia invisibile era già conficcata nel cuore della figlia del re. Medea da principio non si accorse di nulla. Non si accorgeva nemmeno di guardare solo lui, Giasone, il giovanottone biondo che se ne stava lì impettito ascoltando le richieste spaventose di suo padre. Spaventose davvero! All’improvviso si rese conto di quanto fosse disperata la sua impresa, e di come sarebbe stato certamente condannato se qualcuno non lo avesse aiutato. Ma chi, se non lei, poteva farlo? Medea infatti non era soltanto la figlia di Eete: era anche una maga, e una maga molto potente. Era la nipote di Circe, per intenderci, la Figlia del Sole: colei che un giorno avrebbe tramutato in porci tutti i compagni di Ulisse! Ma allora? Proprio lei avrebbe dovuto aiutare uno straniero, un avversario di suo padre, un temerario che era venuto dalla Grecia per sfidarlo e per portargli via il tesoro più prezioso di tutti? Eppure...