Tra i primi coloni a giungere in America molti appartanevano a minoranze religiose perseguitate in Europa. Le loro comunità erano molto diffidenti e chiuse verso l’esterno.
Emblematico il caso di quella degli Shaker, gruppo di ispirazione quacchera insediatosi in diversi stati della costa orientale americana. La comunità che deve il suo nome alla consuetudine di affidare a grandi danze collettive (to shake: agitare) il compito di sfiancare il corpo per meglio resistere alle tentazioni sessuali, si fondava su prinicipi di purezza d’animo e rettitudine morale, ma sopratutto sul rifiuto di qualsiasi forma di progresso tecnologico. Tuttavia questa chiusura ha dato vita ad una serie di prodotti di straordinaria modernità.
Non potendo rinnovare e sostituire il proprio patrimonio, si concentrarono su un costante lavoro di perfezionamento delle metodologie tradizionali, concentrandosi su nuove soluzioni tipologiche e raffinate sintesi funzionali. La moderna scopa di saggina, i telai mobili dei serramenti a ghigliottina, la prima centrifuga per il burro etc.
Ma sono sopratutto gli arredi domestici ad essere conosciuti. Le sedie dagli alti schienali declinate in varie misure per differenti corporature (vedi fig. sopra), gli armadi a parete, i cassettoni funzionali, i tavoli su ruote, le rastrelliere appendiabiti e gli splendidi tessuti (vedi fig. 2) che costituiscono un patrimonio di grafica premoderna.