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Gli ascolti Tv crollano: tutto è cambiato ma qualcuno non se n'è accorto in tempo

Creato il 11 marzo 2012 da Dagored
Gli ascolti Tv crollano: tutto è cambiato ma qualcuno non se n'è accorto in tempo
Ascolti minimi, quelli raccolti da quelle che fino all'anno scorso erano le star più acclamate dal pubblico televisivo. La sequela di flop inanellata dalle trasmissioni televisive più attese dell'anno è continuata nei giorni passati con il definitivo affossamento del "The Show Must Go Off" di Serena Dandini, che ha raccolto il 2% del pubblico, e quello delle "Invasioni Barbariche" di Daria Bignardi, che è arrivata al 3%.
Ultimo in ordine di tempo è l'insuccesso, a questo punto annunciato, di "Robinson", il programma condotto da Luisella Costamagna su rai 3, che pure si è fermato al 3% di Share, non essendo riuscito a trovare profitto nemmeno dallo scontro tra la giornalista e l'ex ministro Mara Carfagna. Ormai rimane solo da aspettare il debutto di Sabina Guzzanti col suo "Un, Due, Tre, Stella", che previsto per la fine di Febbraio è stato rinviato al 14 Marzo, per sancire la fine di un'epoca televisiva.
Nemmeno è difficile spiegare questo netto e immediato calo di consensi, da imputare semplicemente al fatto che i programmi erano stati pensati e scritti per uno scenario politico e sociale che non esiste più e i loro autori, forse ormai troppo abituati a sfruttare meccanismi ben collaudati per avere successo, non hanno saputo o voluto trovare il coraggio di presentare delle trasmissioni completamente rinnovate rispetto al passato.
Gli ascolti Tv crollano: tutto è cambiato ma qualcuno non se n'è accorto in tempo
Fatto sta che mentre i programmi tradizionali, come i varietà, i film e i telefim, i talent show, le fiction e i documentari ("Le Meraviglie Della Roma Cristiana" di Piero e Alberto Angela ha conquistato lo 8,61% di share) etc, hanno mantenuto i loro ascolti, le acclamate trasmissioni di "satira" e approfondimento giornalistico, compreso il "Servizio Pubblico" di Michele Santoro e il "Ballarò di Giovanni Floris, anche se questi ultimi con minore evidenza, hanno dovuto fare i conti con una perdita di spettatori più che sensibile.
Non sono per niente d'accordo con quanti ritengono che il fenomeno sia dovuto alla concorrenza della tv digitale, che ha aumentato a dismisura la concorrenza e che invece tutto si può e si deve spiegare con la mancata percezione dei cambiamenti in corso nel paese negli ultimi cruciali mesi. Il clima sarebbe invece favorevole al successo dei prodotti televisivi, stante ante la crisi del cinema, imputabile in parte alle condizioni economiche in cui versano gli italiani, se solo si offrisse un prodotto al passo dei tempi, invece che la solita minestra anti-berlusconiana senza più Berlusconi.
Gli ascolti Tv crollano: tutto è cambiato ma qualcuno non se n'è accorto in tempo
Se in seconda serata perfino il film Tv "Intrappolati al centro della Terra", con Mimi Rogers e Ted Shackelford, definito alla sua uscita, nel 2003, un film del genere "catastrofico" che però  fa ridere, dovrebbero essere tanti i protagonisti della nostra televisione a domandarsi dove hanno sbagliato. Non saranno rimasti essi stessi intrappolati al centro di Saxa Rubra?

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