Gli aspersori dei neo censori

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Quando ho aperto il blog, intendevo parlare almeno di un film a settimana e di un libro ogni due, mettere un po’ di musica e due parole su serial tv. Ora, dopo un’ottima partenza in questo 2013, mi trovo a non avere un film di cui parlare questa settimana. Intendevo infatti parlarne sempre all’inizio, tipo al lunedì o al martedì, se possibile, visto che la serata cinema è prevista da sempre al sabato sera, salvo imprevisti.
Ebbene, ho visto un film sabato sera se per questo, e la mia intenzione era scrivere due righe sulle mie impressioni ma mi sono fermato. Sto quasi prendendo la decisione di parlare solo di film, libri, musica o serial che mi piacciono. Questo è un pensiero su cui sto riflettendo da un po’, visto ciò che accade là fuori, nella blogsfera e non, e le accuse mosse ad alcuni amici. Se esprimi un opinione negativa su qualche prodotto, vieni tacciato di superbia, se ne parli bene ti ignorano e punto, e sul film di sabato avrei dovuto esprimermi negativamente.

Opinioni libere e non prezzolate, fanno paura

Insomma, la critica negativa dà sempre adito ad almeno due reazioni differenti: o si scatena una polemica infinita con i difensori della sacra verità, abituati a idolatrare attori, musici o artisti, oppure c’è solo una pioggerellina di commenti che invocano il purificatore fuoco dell’umiltà. Io di questa umiltà ne sento parlare da anni, e la considero la sorella stretta della colpa, in quanto tutti sono pronti a dispensarne a destra e a manca, ma nessuno se la vuole mettere un po’ in tasca.

E quindi la propria opinione rischia di essere delegittimata da chi pensa che tutto ciò che esce per una major, sia merce perfetta e sopraffina. Praticamente al cinema, in libreria e per radio, passano solo capolavori, o in alternativa, solo critici di professione stile Sgarbi, possono dire la loro opinione, come se non si sapesse che qualche soldino per dire bene o male, lo prendono. Raramente le loro impressioni sono genuine, ma il pubblico difficilmente se ne accorge prima del tempo. Si rischia quindi di avere consumatori soddisfatti del prodotto ancora prima di averlo visionato, influenzati da chi è stato pagato per farlo, o spettatori che non osano dire il contrario. Che poi, esistono pure quelli che cavalcano l’onda del pensiero negativo, e cioè che tutto faccia schifo, giocando sul fatto che la polemica attira e garantisce visite. Odio anche questo estremo opposto.

Aspersorio speciale per purificare i supponenti che osano dire la loro! Solo 2 cent…

A dirla tutta, qui a casa mia, piacerebbe fare un po’ quello che pare a me, ma del resto non amo perdere tempo in inutili e sterili discussioni, che nascono da una sub-cultura schiava di questo vecchio paese. Me ne infischio quindi, e tratterò solo di quello che mi è piaciuto e non di quello che andrebbe dritto nella spazzatura, per non rischiare di passare per supponente, solo per aver espresso un’ opinione. Questo grazie a censori con aspersori in mano che sempre più appaiono in rete.