(di
Mauro Boselli e Alfonso Font, 1998)
Il dodicesimo
Texone vede la prima sceneggiatura firmata non dall'inossidabile
Claudio Nizzi ma dal degno sostituto
Mauro Boselli. E' un'ottima sceneggiatura quella che
Boselli stende per le matite di
Alfonso Font, il canovaccio ruota intorno alle gesta di una categoria di loschi figuri che bazzicavano le terre dell'ovest americano, i regolatori, killer prezzolati a disposizione del miglior offerente e pronti a chiudere qualsiasi conto, sempre e rigorosamente al di fuori della legge, a suon di piombo caldo e in cambio del giusto compenso. Denaro, avidità, terra e vendetta, presupposti questi per ogni intreccio western che vuole andare incontro a una buona riuscita, nella fattispecie
Boselli sembra innalzare anche un pochino l'asticella della violenza mettendo due dei protagonisti in serio pericolo di vita come raramente accade nelle storie di
Tex, facendo ammazzare gente a picconate e massacrando poliziotti a colpi di gatling. Ancora una volta il
Texone ci offre un coprotagonista ben tratteggiato, il classico bambino che assiste all'omicidio dei genitori e una volta cresciuto cerca vendetta. Il giovane
Mitch è alle costole dei regolatori, un'organizzazione ben strutturata di spietati assassini sulle tracce dei quali ci sono anche
Tex e
Carson destinati a incrociare la strada del ragazzo, nella vicenda verranno coinvolti anche l'amico dei ranger
Tom Devlin, capo della polizia di San Francisco, e i suoi uomini.
La concezione del fumetto da parte di
Alfonso Font non prevede volti banali e personaggi non caratterizzati, il segno del disegnatore spagnolo è spesso tangente alla caricatura trattenuta, gesto artistico che esprime al meglio vizi e virtù di ognuno dei protagonisti della storia. Se il volto di
Mitch è quello del bravo ragazzo (ma comunque letale), quello dei sicari è un campionario di brutture e cattiverie, baffoni, barbe ispide, sguardi torvi e occhi ingannatori con l'unica eccezione di
Dude, disonesto e pericoloso come gli altri ma con l'andi del damerino impomatato. Oltre all'uso dei neri
Font ricorre anche a delle retinature di grigio che contribuiscono a muovere diverse vignette dando alle ombre grande naturalezza, inoltre la capacità di infondere un ottimo dinamismo alle sequenze più action equilibra in maniera perfetta l'attenzione che i magnifici volti di
Font catalizzano con tanta facilità. L'esperienza sicuramente faticosa ma presumibilmente appagante del Texone porterà così un altro talento internazionale nella scuderia del Texas Ranger per il quale realizzerà in seguito diversi episodi della serie regolare.
La formula del
Texone sembra sempre più infallibile e, con le dovute eccezioni, sembra anche che grandi nomi del circuito internazionale del fumetto non disdegnino di cimentarsi con questa grande prova. Fortunatamente la mia riserva speciale ha ancora parecchie freccie al suo arco tutte ancora da scoccare.
Alfonso Font