Ecco qua: un bel mix di antisemitismo e omofobia è servito.
Mashregh News, un’agenzia affiliata con gli islamisti radicali della città iraniana di Qom, ha scritto che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna usano i soldi degli Ebrei per diffondere l’omosessualità in tutto il mondo. L’articolo critica aspramente Israele per la gravissima colpa di promuovere manifestazioni a favore dei diritti dei gay e per aver trasformato Tel Aviv in un paradiso per omosessuali. Inoltre, viene ridicolizzato l’ebraismo conservatore che accetta rabbini gay e si incalzano i governi occidentali affinché impediscano alle persone di avere comportamenti omosessuali, quindi immorali, e forniscano trattamenti medici che guariscano l’omosessualità.
Secondo quanto ha detto al Jerusalem Post Wahled Wahdat-Hagh, un esperto di minoranze in Iran, “il testo, oltre a ridicolizzare l’Occidente, legittima l’esecuzione di gay nel paese”.
Anche Hollywood ottiene la sua parte di critiche per la tendenza a descrivere sugli schermi gli omosessuali in termini positivi. Inoltre, stando all’articolo, le scuole della California includono l’omosessualità nei programmi educativi per obbedire alle raccomandazioni di una università ebraica.
Dunque, un mare di sciocchezze difficili da credere. Quel che invece è incontrovertibile è che Israele è l’unico stato del Medio Oriente dove la comunità omosessuale vive libera e sicura. Non a caso Tel Aviv è stata eletta Best of Gay City 2011 in un sondaggio online che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone. Qualcuno lo dica a quelli di SEL che durante l’ultimo gay pride innalzavano cartelli invitando a boicottare il turismo in Israele. Che vadano a fare le vacanze in Iran, o in qualunque altro paese arabo. Si divertiranno da morire!