L'ho notato di recente: le canzoni che includono al loro interno uno o più “Uo-oh” esercitano su di me un inspiegabile appeal. Il dittongo può essere soggetto a infite variabili, non sono integralista. Mi va bene il uo-oohohh, ma anche il uo-oh-oh o il uoohoh, basta che ci siano le due vocali assieme. Potrei anche offrirmi volontaria a fare dacavia di una qualche apposita Ricerca condotta da importanti enti internazionali. Già mi vedo i titoli dei giornali: “uno studio dimostra che il uo-oh-oh nelle canzoni rilascia endorfine”. O “ascoltare un uo-oh-oh in una canzone equivale a tracannarsi due bicchierini di vino rosso”, 'na roba così. Il dato potrebbe essere sfruttato dai pacifisti, che conierebbero nuovi slogan del tipo “fate uo-oh-oh, non la guerra”. O magari finire nel claim di qualche spot pubblicitario, preceduto dall'immancabile “test clinici dimostrano”. In effetti, potrebbero addirittura coniare un generatore automatico di uo-oooh con effetto antistress e usarlo negli studi degli psicoterapeuti. Cacchio, mi sento già importante. Chissà che, con una scoperta simile, io non possa addirittura aspirare al Nobel! Così, senza pensarci troppo, mi vengono in mente già tre brani “uo-oh” muniti che mi gasano un bel po'. Nello specifico Caminar di Dani Martín, Siamo Morti a Vent'anni de Il Cile e El Primer día de mi vida Sin Tide La Oreja de Van Gogh. La rivelazione, peró, m'é arrivata ascoltando il primo brano della colonna sonora di Braccialetti Rossi: serie televisiva spagnola che, nei prossimi giorni, approderá in versione nostrana sulla Rai (per i piú curiosi, ne ho parlato qui). Il pezzo in questione é di Niccoló Agliardi e, pur non infiltrandosi nella lista dei miei preferiti, mi ha comunque positivamente colpita. Indovinate un po' cos'ha aiutato.
Mentre ve lo propongo, vi chiedo di partecipare all'esperimento scientifico prima che mi convochino quelli di Harvard: se conoscete qualche canzone che comprenda un uo-oh variamente declinato, proponetemela nei commenti. Sono abbastanza certa che mi piacerá.