E’ ora di andare a dormire, con il telecomando si preme il tasto di standby e il televisore si spegne. Lo conferma la lucetta rossa. Oppure al momento di uscire di casa, si toglie il telefono dal caricabatteria e lo si mette in tasca o in borsa.
E’ vero, il televisore non è acceso ma non è nemmeno spento. Anche il caricabatteria del telefono non sta fornendo una ricarica, è inattivo ma non spento. Sono solo in standby.
«Quando sono in standby, gli elettrodomestici consumano?»
Assolutamente sì. Magari poco, ma consumano e dipende dal tipo di apparecchio e dal tempo in cui viene lasciato in standby. Per esempio, un televisore al plasma consuma circa 57 euro l’anno, un televisore LCD invece circa la metà, intorno ai 25 euro.
Un computer arriva quasi a 12 euro l’anno mentre le console di gioco 6 euro. Anche la lucetta rossa, per essere accesa ad indicarci che l’apparecchio è in standby, consuma. Secondo un’indagine europea a cui ha partecipato anche il Politecnico di Milano, il consumo medio degli apparecchi non spenti del tutto è pari all’11% del consumo di elettricità domestica in un anno.
Se le cifre riportate sembrano minime, provate ad immaginare tutti i dispositivi che non vengono spenti durante la notte o durante l’assenza. Un decoder causa una spesa di 25 euro, il lettore DVD costa 12 euro come la macchina per il caffè. Poi c’è il forno tradizionale e il forno a microonde, il caricabatteria del telefono, lo stereo, l’aspirabriciole. Tanti apparecchi che se fossero davvero spenti permetterebbero un risparmio medio annuo di circa 200 euro.
Ma non temete, a tutto c’è rimedio. Se non riuscite proprio a prendere l’abitudine di spegnere gli apparecchi, ci sono in commercio delle prolunghe a “ciabatta” con interruttore anti-standby oppure degli adattatori che spengono il dispositivo dopo 3 minuti dal suo spegnimento.
Lo sapevate? Appuntamento a domani, con una nuova domanda e risposta!