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Gli errori più grossolani da non permettersi durante un colloquio: “Io non sono proprio un tipo che impara volentieri”

Creato il 29 novembre 2010 da Experteer

Gli errori più grossolani da non permettersi durante un colloquio: “Io non sono proprio un tipo che impara volentieri”Arrivare con qualche minuto di ritardo, dimenticare il nome della persona con cui abbiamo l’appuntamento per il colloquio, non riuscire a rispondere alle domande più semplici: la lista degli errori da non commettere durante un colloquio di lavoro è lunga e ognuno di noi ne avrà almeno commesso uno.

Headhunter e responsabili di ricerca e selezione del personale ci passano sopra e la quantità di errori commessi passa in secondo piano.

Tuttavia, gli errori peggiori, quelli grossolani, non passano per niente inosservati e i selezionatori più agguerriti non la fanno proprio passare liscia.

Segue una lista degli errori da non commettere assolutamente durante il colloquio di lavoro:

  • Un candidato si è presentato a un colloquio di lavoro accompagnato dalla mamma, alla tenera età di 43 anni.
  • “Il tempo è denaro” recita un antico proverbio e il candidato fa di tutto per abbreviare il rito e sbrigarsela in modo da fare in tempo e non perdere qualche altro impegno inderogabile.
  • Riguardo al suggerimento di scegliere un abbigliamento che faccia sentire più a proprio agio, un altro candidato si è presentato in tenuta da jogging, interpretando alla lettera un semplice consiglio.
  • Socializzazione: non è mancato chi ha chiesto al personale responsabile della selezione di andare a prendere un drink insieme dopo il colloquio.
  • Il mio migliore amico: ognuno ha un migliore amico e una candidata ha portato il suo, a quattro zampe, che ha atteso la padroncina pazientemente fuori dalla porta durante il colloquio. Peccato che il cane, senza guinzaglio, ha iniziato a girovagare per il parcheggio e la candidata è corsa fuori in cerca del suo amico per poi non tornare più.
  • “I miei amici hanno detto che devo trovare un lavoro” non è l’atteggiamento più appropriato con cui proporsi per un impiego.

Uno studio sulle risposte più divertenti può aiutarvi ulteriormente a ricordare cosa evitare di dire:

  • “Perché pensa che dovremmo assumere proprio lei?” – “Sarei un bel guadagno per il gruppo: sono un tipo festaiolo!”
  • “Ha altre domande?” – “Se mi fate un’offerta di lavoro, quanto tempo ho per fare il test per il rilevamento di droghe nell’organismo?”
  • “Quali sono i suoi punti deboli?” – “Io non sono proprio un tipo che impara volentieri, sono più per un lavoro tranquillo senza troppi sconvolgimenti”.
  • “Come mai è terminato il suo ultimo rapporto lavorativo?” – “Ho un grosso problema con le autorità”.
  • “Perché è in cerca di un nuovo lavoro?” – “I miei mi hanno detto che devo trovare un lavoro, ecco come mai sono qui davanti”.

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