Concludendo questa breve digressione elettorale del mio blog, rilevo che l'esame per il "vivace scolaro" di cui parlavo nel post precedente è arrivato prima di quanto io auspicassi. Ora, per il bene del Piemonte, non posso che sperare di vedermi smentito nei miei timori. Auguro quindi buon lavoro a Roberto Cota e alla sua giunta regionale.
Detto questo, considero come siano stati meno di diecimila i voti che hanno impedito la rielezione di Mercedes Bresso. Nulla quindi vieta che la sconfitta di oggi possa diventare la vittoria di domani. I prossimi anni di opposizione sarà bene siano impegnati a ritrovare quella fiducia e raccogliere quelle speranze che oggi si orientano verso il Centro Destra. Anche questo è un esame, tutto da superare.
In ultimo, una parola su Beppe Grillo. Il suo movimento raccoglie in Piemonte poco più di novantamila voti. Ora è vero che la frittata non si possa fare senza rompere le uova e quindi la nascita di una nuova lista inevitabilmente finisce per penalizzare quelle già esistenti. Che però questa cosa danneggi il candidato politicamente più vicino, anche se non percepito come tale, lo trovo particolarmente pernicioso. Se davvero il futuro ci consegnerà un Grillo in grado di fare i numeri della Lega Nord, allora la Storia gli darà ragione. Diversamente i suoi "vaffanculo" finiranno per ritorcersi proprio in danno di quanti li condividono. Alcuni commentatori poi attribuiscono una parte del successo del Movimento 5 Stelle al comitato NO TAV. Bene, se così fosse, adesso vedremo se la nuova maggioranza verrà ritenuta dal comitato un interlocutore migliore di quella precedente.
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