Come nelle più classiche delle tradizioni italiane ancor prima di cominciare divampano le polemiche.
In origine c'è stato il caso Chiellini. Il calciatore juventino ha pensato bene di rifilare una gomitata a Pjanic durante Roma Juventus. Il gesto sfuggito all'arbitro non è passato inosservato al vaglio della giustizia sportiva. La prova tv, infatti ha fatto chiarezza sull'episodio e a Chiellini sono toccate tre giornate di squalifica.
Fin qui tutto nella norma.
Norma per l'appunto come quella del codice etico introdotta da Prandelli. Secondo questo vademecum i calciatori squalificati non potrebbero indossare la maglia azzurra. Con queste regole per Chiellini niente mondiali. Prandelli avrebbe dovuto rinunciare al suo migliore giocatore in difesa .
Con sana ipocrisia l'allenatore azzurro ha valutato il gesto di Chiellini non sanzionabile e forte di questo suo personale giudizio ha convocato il calciatore.
Prandelli non contento del polverone sollevato dal caso Chiellini non si è sottratto a commenti circa le sue scelte. Altri incidenti di percorso con Criscito, Antonini e Insigne.
L'avventura mondiale non comincia bene per Prandelli apparso da subito molto nervoso e permaloso. Spesso, però un ambiente elettrico ha portato più benefici che svantaggi, come capitò nel 1982 e nel 2006 con lo scandalo di calciopoli.
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