Gli inglesi sono un po’ “pacciuni”

Da Lastanzettainglese

Ma no, è da quasi un mese che non vi presento un libro. Normale durante l’estate, vero? Mare, cene all’aperto, passeggiate serali per i centri storici delle città, incontri con amici, feste, musica, danze. Macché. Io sto sudando in casa, cercando di lavorare, ma vengo continuamente interrotta dalla mia giovane vicina di scrivania che sforna disegni e parole dalla mattina alla sera. E poi chiede, chiede e soprattutto si lamenta che non usciamo abbastanza e che non la portiamo da nessuna parte ecc. Insomma, un frullino nella mia testa. A fine giornata non ho nemmeno il coraggio di andare a dormire perché non si va a dormire sereni se non si è fatto niente tutto il giorno! Poi però guardo il mucchietto di fogli con i disegni di Piccola e tutte le nuove paroline da lei scritte durante la giornata … e mi sento peggio! Una bimba di 4 anni riesce a lavorare molto meglio di me, e inoltre fa tanta attività fisica e si mantiene in forma .

E i libri? Benedetti, come al solito. Piccola sta provando gusto a rileggersi tutti quelli di  ”quando era piccola” ma si lamenta del fatto che ne ha pochi con le finestrelle. A proposito di finestrelle e attrazioni simili: lei a due anni non mostrava interesse per le alette, i libri pop-up e touch-and-feel, mentre adesso ne va pazza. Inoltre apprezza i libri con poche parole, così può esercitarsi a leggerli.

Riepilogando:  legge piccole storie in inglese e scrive (sotto dettatura) in italiano.

Ha provato a scrivere anche qualcosa in inglese, tipo “NOU”. Ci è rimasta male quando le ho detto che si scrive NO. E allora per alleggerire la cosa ho aggiunto “sai, gli inglesi sono un po’ pacciuni“ , che non è un definizione offensiva, ma un modo simpatico per dire che sono un po’ pazzerelloni questi inglesi quando scrivono. Insomma, con Piccola funziona questa spiegazione, si fa un sacco di risate e soprattutto sembra farsene una ragione di queste differenze tra scritto e parlato.


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