Gli italiani di Istanbul e le proteste di piazza Taksim (23)

Creato il 06 dicembre 2013 da Istanbulavrupa

Ennesimo esempio, tratto da un blog e datato 2 giugno, di come molte analisi dei “fatti di Gezi” siano inficiate da una concezione fortemente distorta della democrazia:

La protesta del popolo turco si svolge nel pieno servizio della democrazia, dove il popolo che elegge democraticamente il suo governo, lo delegittima nel momento in cui non esercita al meglio le sue funzioni, anteponendo il proprio interesse al bene comune. La Turchia è una repubblica laica e democratica ed Erdoğan non può comportarsi da autocrate, non può non ascoltare la voce del suo popolo, che urla le sue dimissioni. E’ nella piena coscienza dei propri diritti che il popolo scende in piazza a dare al mondo una lezione di democrazia.

No, la “cultura della piazza” è assolutamente incompatibile con la democrazia: perché in democrazia le decisioni vengono prese attraverso il voto, non urlando più forte dei propri avversari (e guarda caso, in queste letture di estrema sinistra si parla sempre di “popolo” e mai di “cittadini”…)


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