Gli italiani esemplari

Creato il 15 marzo 2011 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Dalla padella nera di Bottai alla brace rossa di Gramsci.Ricevo da 'Centro Studi Repubblica Sociale Italiana'
Buon giorno, Carissimo.Per valutare la vitalità del saggio di Giordano Bruno Guerri dedicato a Bottai, basta forse tenere conto di un particolare insolito. Il libro ha infatti cambiato titolo per tre volte. Nel 1976 era Giuseppe Bottai, fascista critico (Feltrinelli). Vent'anni dopo diventava Giuseppe Bottai, fascista (Mondadori). Oggi è Giuseppe Bottai (Bompiani) e basta. Cambiamenti che riflettono la progressiva caduta dei tabù storiografici. Nel pieno degli anni Settanta, Bottai, pur essendo l'«uomo migliore del Regime» (copyright Giorgio Bocca), non poteva essere «semplicemente» un fascista. Nel 1996, era evidente a molti, se non a tutti, che Bottai era il migliore ma non l'unico rappresentante di un fascismo diverso da quello dei gerarchi maneggioni e nazisteggianti alla Farinacci. Poteva dunque essere «fascista» senza aggettivi. Oggi, scrive Giordano Bruno Guerri nella lunga introduzione nuova di zecca, «la figura del gerarca, del ministro, dell'intellettuale e dell'uomo ha conquistato una propria immagine che va al di là di qualsiasi definizione». E quindi può restare il solo nome, nudo...Vedi articolo originale

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