È la prima volta che "approfitto" degli spunti che ricevo dal mio nuovo lavoro per scrivere un post. Sono rimasta subito colpita, non appena ho cliccato sul link da pubblicare in UniboMagazine: evento dell'8 marzo organizzato dal Centro di medicina trasculturale e psicosomatica e dal Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche della AUSL di Bologna, dal titolo: La resilienza delle donne. Ho sbirciato la locandina (molto bella) e ho pensato che mi piacerebbe molto assistere all’evento.
L’obiettivo dell’incontro è dare il via a un progetto, che durerà per più di un anno, per la realizzazione di un volume per una “medicina di genere”, partendo proprio dalla forza vitale delle donne.
Una cosa secondo me stupenda...Gli occhi dell'anima. La forza vitale delle donne (il titolo della Lecture introduttiva).
Cosa ci sarebbe da dire di più?
Ma non mi ha colpito solo questo. Oggi infatti ho pubblicato una bellissima intervista fatta alla nostra prorettrice per le risorse umane, su quanto il nostro Ateneo intende fare per promuovere la parità di genere e su tutte le iniziative a cui si potrà assistere nel corso della settimana, in occasione della giornata internazionale della donna. Se vivete dalle parti di Bologna, ecco qui tutti gli appuntamenti da segnare in agenda.Non posso entrare nel merito delle riflessioni che verranno svolte, nel corso dei vari eventi, insieme ai medici e ai molti esperti e docenti invitati. Posso, però, prendere spunto da queste iniziative e dalla giornata dell'8 marzo per parlare delle donne che conosco e che ogni giorno arricchiscono la mia vita di donna, oltre che di madre.
Parte delle donne che stimo NON è mamma.
Si tratta di donne intelligenti e che hanno una vita ricca e completa anche senza figli. Sono una loro sostenitrice e le ammiro, perché mi insegnano che essere mamma è una cosa stupenda, ma non è la regola per sentirsi complete.Le donne "ce la fanno sempre”: ecco perché resilienti (da wikipedia “Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti), anche quando non possono o non vogliono vivere la maternità. Le donne non-mamme mi fanno crescere e mi aiutano, anche senza parlare delle preoccupazioni dell'essere madre e dei cambiamenti dovuti alla crescita di mia figlia.
Tempo fa ho parlato di come una vita famigliare può essere perfetta anche con un figlio unico: ebbene lo è anche se figli non ce n'è. E qui mi fermo perché, visto il tema caldo dell'ultimo periodo sulle mamme surrogate ecc, è bene che io non mi pronunci...anche perché vale la premessa che ho appena espresso: La vita può essere perfetta anche senza figli.
Le donne che arricchiscono la mia vita sono brillanti e piene di colori, vanno dal giallo al verde, dal rosa al marrone, dal celeste al viola. C'è anche il nero, ma in questo caso non è un colore negativo.
Per me è meraviglioso attingere dai vari colori, a seconda del mio umore e del mio stato d'animo. Sarà per questo che ultimamente mia figlia mi dipinge come un arcobaleno? Porto dentro la forza di tutte le donne:)Le donne che mi rattristano e che mi fanno quasi rabbia, sono invece quelle senza colore, imbruttite da paure e insicurezze, chiuse in se stesse convinte di non aver bisogno di nessuno. Non è così. Le donne hanno sempre bisogno delle donne (ancora prima che di un uomo), della loro forza e complicità, della resilienza che riescono a trasmettere come una medicina.
Le donne che mi fanno ridere e mi rendono consapevole degli errori, sono madri come me: senza di loro non sarei probabilmente una mamma IMPerfetta.
Le donne di cui non posso fare a meno rappresentano ciò che sono "IO" oggi. Si tratta di mia madre, di mia nonna e di mia sorella. Dell'una ho la praticità e il dinamismo, dell'altra la forza dettata dalla fede. Di mia sorella ho le risate senza un perché e le espressioni che solo io e lei possiamo capire.
Potrei continuare ancora a lungo, pensando alle varie donne della mia vita…ma mi fermo perché, come tutte le donne, alle 23.00 di una lunga giornata sono molto stanca…anche se resiliente:)))
Buona festa della donna, carissime, e non solo per l’8 marzo.
Vivy