Dopo una mattina di pioggia, Pardaugava restituisce, dalla terra e dalle foreste che circondano le piccole case di legno, spuntando da ogni recinto, da ogni vialetto, profumi di sottobosco e di torba umida. Il verde delle betulle si smorza e impallidisce quasi, mentre sopra un cielo bianco e altissimo riflette una luce opaca.
Allora, terminata la pioggia, si mette il capo fuori, si passeggia per le lunghe vie acciottolate, per le strade segnate qua e là da percorsi terrosi, e si annusa la natura in questo suo strano connubio con la città. Bastano i nomi delle strade per avere un'idea degli orti, dei boschi, della natura che entra fin dentro le case, nei giardini, dietro ad ogni staccionata: via delle cipolle, via degli uccellini, via delle patate.
In Kartupeļu iela, appunto via delle patate, una vecchissima babuška, seduta tutta curva su una sedia appena al di qua della staccionata della sua povera casetta, osservava la sua capra, legata con una lunga corda ad un lampione, brucare l'erba fra il piccolo fossato e il marciapiede della strada.
Scene di vita quotidiana in Pardaugava, in un pomeriggio odoroso di pioggia e di bosco.