Gli #Oscar2014 come li ho vissuti io [pendolare edition]

Da Strawberry @SabyFrag

Finalmente riesco a scrivere anche io sull’argomento più dibattuto, rivissuto, rincorso, analizzato, paparazzato, criticato, amato, odiato, “ma anche no, basta!” della settimana. La notte degli Oscar 2014. Perdonate il ritardo, ma problemi tecnici mi hanno tenuto lontano dal mio amato UFG e non potete capire la sofferenza. Non vedevo l’ora di parlarne con voi!

Comunque dicevamo. Come li ho vissuti io questi Oscar? Sinceramente? Io dormivo. Mentre molti di voi hanno fatto le ore piccole per vedere la serata più luccicante di Hollywood, io ero tra le braccia di Morfeo a recuperare energie per la giornata che mi si prospettava davanti. E dopo essermi svegliata, dopo essermi faticosamente rotolata verso l’autobus, a bordo ho cliccato sull’icona di Facebook del mio Iphone e boom! Gli Oscar mi sono esplosi in mano!

Le prime immagini visualizzate sono state:

- Matthew McConaughey con la statuetta in mano
- Gli occhioni tristi di Leonardo Di Caprio
- Benedict Cumberbatch che fa il photobomber
- Il #selfie da record di Ellen De Generes con tutta quella bella gente

Peggio di un secchio d’acqua gelata in faccia. Ormai del tutto sveglia e con l’autobus che proseguiva la sua corsa, mi sono inoltrata nelle news che rimbalzavano da un social all’altro. Atro che periferia, ero al centro del mondo, nel bel mezzo del red carpet hollywoodiano insieme a Jared Leto e Jennifer Lawrence!

E così ho scoperto vincitori e vinti, pizze e selfie, grandi bellezze e clamorose defaillance di questi #Oscar2014 (l’hashtag è ormai d’obbligo). Le mie impressioni? Eccole.

Partiamo dal grande escluso e dal grande vincitore. Leo, mio adorato Leo. Anche quest’anno sei rimasto a bocca asciutta. Come ho avuto modo di dire a caldo, sono molto contenta dell’Oscar come miglior attore a Matthew McConaughey. Matthew mi sta facendo sognare nell’ultimo periodo e in Dallas Buyers Club ha dato prova di essere finalmente quell’attore maturo e consapevole delle parti che interpreta, anche quelle più “problematiche” come il cowboy omofobo e malato di AIDS del film, al punto da cancellare tutto il suo passato da belloccio buono solo a mostrare i pettorali. Per la serie “E chi se lo aspettava!” McConaughey ci ha sorpreso tutti e speriamo tanto che prosegua su questa strada! Tuttavia, non si può far finta di niente di fronte a ciò che ha comportato la sua vittoria: Leonardo Di Caprio si vede ancora una volta soffiare la statuetta e questo ennesimo colpo basso da parte dell’Accademy ci dispiace molto. A mio parere, in The Wolf of Wall Street, Di Caprio è stato grandioso, un vero e proprio spettacolo per gli spettatori del film. Forse, come si legge in questo articolo, Di Caprio è davvero troppo figo per vincere un Oscar.

Nonostante il dispiacere, il web che tifava per lui si è consolato con tutta una serie di trollate e meme dedicati alla vicenda, alcuni dei quali davvero epici.

Felicissima dell’Oscar come miglior attore non protagonista a Jared Leto. Il suo personaggio in Dallas Buyers Club, Rayon, è uno di quelli di cui ci si ricorda anche dopo molto tempo dalla visione del film, merito di un’interpretazione talentuosa e sentita. Leto mi piace tanto come attore e vorrei che si dedicasse più al cinema che alla musica, nonostante i 30 Seconds to Mars non mi dispiacciano. Sei bravo Jared e ci piaci un botto!

L’Oscar come migliore attrice protagonista è andato a Cate Blanchett, come previsto. Cate Blanchett è una delle mie attrici preferite, ma questo è stato davvero un “vincere facile bongi bongi bo bo bo”. Mi ha fatto molto piacere, invece, l’Oscar come migliore attrice non protagonista a Lupita Nyong'o, davvero brava in 12 Anni Schiavo, sebbene non mi sarebbe dispiaciuto che il premio andasse a Julia Roberts per I segreti di Osange County. Lupita, però, mi ha letteralmente conquistato per il suo entusiasmo e la sua grande emozione nel ritirare il premio e il suo è stato il discorso più autentico che ho ascoltato tra quelli della serata.

Grande soddisfazione per la vittoria di La grande bellezza di Paolo Sorrentino per l’Oscar come miglior film straniero. Non ho mai fatto mistero di quanto questo film mi sia piaciuto e con grande piacere tifavo per Jep Gambardella e il suo ghigno. E poi, in tutta sincerità, che La grande bellezza possa piacere o meno, gli altri film in nomination non erano all’altezza della statuetta. Bravo Sorrentino, bravissimo Servillo!

Cosa non mi è piaciuto? Che Leo Di Caprio non abbia vinto l’Oscar ci può anche stare, ma che l’Accademy scavalchi così Scorsese non mi va proprio giù. La statuetta come miglior film, infatti, non è andato al suo mirabolante The Wolf of Wall Street ma a 12 Anni Schiavo, film comunque notevole e che proprio per le sue ottime qualità allevia un po’ il mio dispiacere. Far vincere Alfonso Cuaron come miglior regista quando c’è in nomination Scorsese però è da insulti. #noncecredo. Un accenno di tristezza anche per la miglior canzone: vince Let it go di Frozen e io avrei preferito The Moon Song di Karen O, ma anche Happy di Pharrel mi sarebbe andata bene.

E poi? E poi meno male che qualche premio è andato anche al Grande Gatsby, uno dei film più immeritatamente bistrattati da questi Oscar (miglior scenografia e miglior costumi); infine, l’Oscar come miglior sceneggiatura originale a Her di Spike Jonze mi convince ancora di più a correre al cinema a vederlo (esce il 13 marzo!)

Per finire, ecco i miei personalissimi #Oscar2014. Have fun!

Oscar miglior outfit

Lupita Nyong’o era semplicemente incantevole nel suo vestito celeste di Prada in contrasto con la sua pelle e quella scollatura profonda ma non volgare. Per il make-up Lupita ha deciso di non stupire, lei che è abituata a osare con il colore, preferendo un look più naturale, con un gloss arancione che vivacizza il tutto. Tra i capelli una coroncina, da vera principessa della serata!

Molto bella, da vera diva, Kate Hudson con il suo abito regale di Versace.

Oscar miglior trucco e parrucco

Poche sorprese sul red carpet in fatto di look e acconciature. Tanti nude, beige, chignon bon ton. L’unica che ha osato un po’ di colore e ha mostrato il look più bello della serata è stata Emma Watson. Per lei un bel rossetto color corallo e uno smokey eyes leggero color ruggine. I capelli sono acconciati in un semi-raccolto con un effetto spettinato. Approviamo in pieno.

Oscar “il più figo”

Ok, qui me la gioco andando sul sentimento. Leo sei sempre e solo te, again. Questo è il mio Oscar di cuore per te!

Però, dato che alla sagra dell’ormone siamo sempre bendisposte, ecco qualche altro bel manzo da esposizione: il rossissimo e bellissimo Michael Fassebender, lo gnoccolone Matthew McConaughey e il “sei bello, ma quei capelli alla Gesù anche no, però va bene lo stesso” Jared Leto. #muoro

Oscar “Party Hard”

A Pharrell Williams non importava nulla della serata, era già proiettato alla mega festa del post, targata Vanity Fair come ogni anno. E lo fa capire benissimo a tutti con i suoi calzoncini corti e il suo stile “party hard”!

Oscar la coppia più bella

Joshua Jackson e Diane Kruger. Sono bellissimi.

Oscar “il selfie più retwittato della storia”

Non si poteva non farne un cenno. Ellen DeGeneres  piomba in platea con uno smartphone e zac! fa il selfie più glamour, stellato e retwittato della storia! C’è un sacco di gente in quella foto: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Julia Roberts, Brad Pitte poi spunta anche Kevin Spacey con una faccia di quelle per cui potrei ridere per ore… da Oscar!

Ovviamente non sono mancate le parodie.

Oscar “il photobomber”

Il mio amatissimo Benedict Cumberbatch si è divertito come un matto agli Oscar 2014 calandosi nei panni del photobomber della serata. Il photobomb fatto alle spalle degli U2 è uno di quei momenti in cui non hai più alcun dubbio su quanto svitati siano gli inglesi. Benedict I love u!

Menzione d’onore anche al phtobomb di Jared Leto a Anne Hathaway, con tanto di statuetta per rendere il tutto ancora più epico.

Oscar il discorso più bello

Vince senza dubbio quello di Jared Leto. Un discorso di ringraziamento come tutti i discorsi del genere andrebbero fatti: grazie a Ellen che presenta la serata, un accenno ai colleghi in gara con lui, poi grazie alla mamma “grazie per avermi insegnato a sognare” e al fratello. Infine Leto passa ad argomenti più seri e tematiche sociali, parla dell’Ucraina, Venezuela (“noi siamo qui e stasera stiamo pensando a voi mentre lottate per far diventare i vostri sogni realtà”), dedica la sua vittoria a coloro che hanno perso la battaglia contro l’AIDS, in un chiaro riferimento al suo ruolo nel film Dallas Buyers Club, e “per quelli di voi là fuori che hanno mai subito ingiustizie a causa di chi sono o di chi amano. Stasera sono qui in piedi di fronte al mondo per voi, e con voi. Grazie mille e buonanotte.” Bravo Jared!

Oscar “cadi che ricadi”

Anche quest’anno Jennifer Lawrence ci delizia con un capitombolo. Ormai lei è il mio mito personale.

Oscar il miglior bacio

Neil Patrick Harris and Davis Burtka, tenerissimi e tanto simpatici, nel photobooth allestito al party di Vanity Fair.

Oscar The Best Party

Quello di Vanity Fair è uno dei party più prestigiosi di sempre e ogni dettaglio è studiato con cura e niente è lasciato al caso. Come la lampada con la foto di copertina del prossimo numero (con tutti gli attori in nomination) e il segnaposto a forma di statuetta, che non si dica che qualcuno torna a casa senza il suo Oscar!

Oscar “Thelma e Selma”

Lady Gaga e Donatella Versace sono ormai inseparabili. Un duo che mi mette sempre un po’ di inquietudine addosso, anche se bisogna ammettere che questa volta Gaga si è dimostrata molto più pacata del solito.

Oscar “The Hangover”

Ci abbiamo dato giù pesante, Sienna?

E i vostri Oscar come sono andati?


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