LA BANCA GLI PIGNORA LA CASA. LUI LA DEMOLISCE E CONSEGNA LE MACERIE CON UN TIR AL DIRETTORE.
Un uomo di Lovech, Bulgaria, che non poteva più permettersi di pagare il mutuo per la sua casa ha speso i suoi ultimi centesimi per demolirla prima che la banca gliela portasse via. Il terreno su cui la casa era stata costruita non era stato incluso nel mutuo così la famiglia ha deciso di distruggere la casa e di consegnarla al suo nuovo proprietario così come gli era stato intimato di fare. Le macerie dell’edificio sono state caricate su un grosso camion e trasportate fino alla banca situata nella città di Teteven, dove era stato firmato il contratto per il mutuo.
L’uomo che era in debito con la banca, insieme a tutta la sua famiglia, si era prima recato dal direttore della banca piangendo e implorando all’uomo di avere un po’ di cuore; era in difficoltà e in quel momento non era in grado di far fronte all’impegno preso. Ma il direttore gli aveva risposto che non poteva fare eccezioni e ha dato alla famiglia una settimana di tempo per lasciare libera la casa e consegnargli le chiavi.
Resta solo da immaginare la faccia del direttore e degli impiegati quando si sono visti scaricare la ‘loro’ preziosa casa davanti all’ingresso principale della banca.
Quello che è successo al cittadino bulgaro sappiamo che capita ogni giorno anche in questa nostra repubblica delle banane mascherata da democrazia e l’italiota ci vuole credere ancora che si trova in democrazia, basta vedere le ultime elezione europee dove hanno continuato a votare per i camerieri dei banchieri-usurai che oltre alla casa, a breve ci/gli toglieranno definitivamente ogni diritto sul lavoro rendendoci/li di fatto schiavi esattamente come previsto dal millenario piano degli “eletti” divini.
Dalle mie parti i vecchi di una volta dicevano in dialetto emiliano che la furtuna di sgnuri l’è sempar stà l’ignuranza di puvritt chi ha sempar cardest pan par furmai (tradotto la fortuna dei signori è sempre stata l’ignoranza dei poveri che hanno sempre creduto pane per formaggio).
Ha distanza di cento anni non è cambiato nulla, certo, siamo più “intelligenti” nell’usare carabattole varie propinateci dal sistema, come i telefonini o altro, ma la maggioranza sono rimasti gli stessi ingenui di allora perchè continuiamo appunto a credere “pane per formaggio” e questo nonostante che oggi, a differenza di un tempo, è possibile informarsi accuratamente su chi sono i nostri macellai!
Ma l’italiota preferisce dedicarsi alla sua immagine vanitosa, siamo tutti divisi tra di noi e intimamente godiamo se vediamo che al nostro vicino va peggio di noi, i burattini che ci governano a nome e per conto dell’èlite mondialista-massonica lo sa perfettamente.
Per l’italiota è finita! Non c’è più speranza di uscire dalla trappola, e quelli che hanno capito la drammatica situazione in cui ci troviamo oggi sono ancora troppo pochi e quel che è peggio sono divisi tra di loro da varie e inutile sigle e siglette; dividi ed impera! Come da piano degli illuminati massoni-satanisti. Qualcuno diceva che di fronte al caos imperante l’importante è mantenere la forma.
Ma purtroppo di questi tempi mantenerla è sempre più impresa ardua.
Lettore anonimo
http://edoardolongo.blogspot.it