Quando si tratta di viaggiare nello spazio profondo l'ossigeno è uno degli elementi più importanti.
Gli scienziati del MIT ( Massachusetts Institute of Technology) stanno lavorando sulla possibilità di produrre ossigeno nell'atmosfera di Marte e quindi consentire la respirazione umana: un passo fondamentale per la prossima missione battezzata "Mars 2020
L'atmosfera del pianeta rosso consiste nel 96% di anidride carbonica e meno dello 0,2% di ossigeno (la Terra ha circa il 21% di ossigeno) L'idea è quella di utilizzare il progettato del dispositivo chiamato Moxie, che utilizza l'elettricità generata da una macchina separata capace di convertire l'anidride carbonica (la cui presenza nell'atmosfera di Marte è del 96%) in ossigeno e monossido di carbonio, Dopo aver creato l'ossigeno e monossido di carbonio, MOXIE rilascerà questi due gas nell'atmosfera marziana.
MOXIE potrebbe rivelarsi cruciale per la possibilità di inviare astronauti sul Pianeta Rosso dal momento che, come ha affermato l'ex astronauta e finanziatore del progetto Jeffrey A. Hoffman, per mandare degli esseri umani su Marte e riportarli sulla Terra servirebbero circa 30 tonnellate di ossigeno, una quantità proibitiva sia dal punto di vista logistico che da quello economico, poichè lanciare le taniche di ossigeno necessarie richiederebbe tra le 300 e le 450tonnellate di propellente.
MOXIE è alimentato dall' elettricità prodotta da una macchina separata, ed estrarrebbe diossido di carbonio dall' atmosfera marziana per poi separare uno dei due atomi di ossigeno dalla molecola, per poi combinarlo ad atomi di ossigeno per produrre O2 senza arrecare alcun danno all'atmosfera, ricombinando in diossido di carbonio il monossido e l'ossigeno rilasciati durante il procedimento.
I prototipi saranno testati sulla Terra per molti anni prima della missione del 2020. L'obiettivo è quello di preparare il terreno per la prima missione umana su Marte, programmata per il 2030.