TITAN - 3d clouds - N00156687 88 89
"Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology" processing 2di7 & titanio44
Utilizzando i dati della sonda della NASA Cassini, un nuovo studio pubblicato agli atti della National Academy of Sciences studia l'aerosol dell'alta atmosfera di Titano, la grande luna di Saturno.
Gli scienziati vogliono arrivare a comprendere il comportamento dell'aerosol su Titano perché potrebbe aiutare a capire e a prevedere quello degli strati di smog sulla Terra.
Secondo la nuova ricerca, tutto sembra iniziare con la radiazione solare che colpisce le molecole di azoto e metano nella ionosfera e crea una zuppa di ioni negativi e positivi.
Le collisioni tra le molecole organiche e gli ioni aiutano gli strati di aerosol a diventare più grandi e complessi.
Negli strati più bassi dell'atmosfera queste molecole urtano e coagulano e allo stesso tempo, interagiscono con altre particelle neutre. Alla fine formano il cuore dei processi fisici che danno luogo alle piogge di idrocarburi sulla superficie di Titano, formando laghi, canali e dune.
Autore principale dello studio è Panayotis Lavvas, uno scienziato della missione Cassini presso l'Università di Reims, Champagne-Ardenne, Francia.
Il team ha analizzato i dati provenienti da tre strumenti della Cassini (gli spettrometri al plasma, ioni e di massa) confrontando i risultati con quelli ottenuti dalla sonda Huygens dell'Agenzia Spaziale Europea ESA, rilevati durante la sua discesa attraverso l'atmosfera di Titano nel 2005.
Nel frattempo, il 17 febbraio 2013 la sonda della NASA Cassini effettuerà un flyby su Titano con l'obiettivo scientifico principale di misurare il campo gravitazionale della luna di Saturno al fine di dimostrare o negare la presenza di un oceano sotterraneo. Altre misurazioni serviranno invece a confermare se la crosta di Titano è in effetti soffice, rigida, spessa o sottile.