Come tant* di noi amanti del web, ho visto più volte linkato ovunque questo articolo del SECOLO XIX di MARCO CUBEDDU:
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/07/01/APvyOAsF-cubeddu_ragazze_shorts.shtml
Da rimanere senza parole. Oppure in alternativa, da dirne talmente tante che non basterebbe un libro.
Sono queste idee, questi stereotipi, queste rappresentazioni medioevali che conducono noi donne ancora al rogo: “Sono Strega perché spesso do fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici. Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io – prima o poi – potrei finirci dentro.” (dal mio monologo Chiamatemi Strega, per l’appunto).
In risposta all’articolo del SECOLO XIX, aderisco quindi alla campagna seguente, pubblicando la mia foto con un paio di shorts:
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2013/07/01/glishortsnonstuprano-cosce-al-vento-contro-la-morale-che-giustifica-gli-stupri/
Perché noi donne ci vestiamo come ci pare e piace: LO STUPRO NON E’ NELL’INDUMENTO, MA NELLA TESTA DELLO STUPRATORE.
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CONTATTI AL 5 LUGLIO 2013: 13. 543