"E FU IL PROFUMO A TRASCINARLA IN UN MONDO E IN UN AMORE DESTINATI A BRUCIARE"
Dal 20 ottobre 2010 in tutte le librerie italiane è possibile acquistare il nuovo romanzo del giovanissimo Maurizio Temporin: "Iris: Fiori di Cenere", un appuntamento imperdibile con l'amore, il fantasy e una nuova, originale avventura.
Un'autore rivelazione che non mancherà di stupire. Se commenterete potrete essere i fortunati vincitori di 1 delle 4 copie omaggio del romanzo "Iris: fiori di cenere" messe gentilmente a disposizione da Giunti
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Thara, 17 anni, ha una vita apparentemente normale, tranne per il fatto che si addormenta di colpo nelle situazioni più imprevedibili e che si sente in forze solo all’alba e al crepuscolo. Per il resto, le sue giornate di adolescente scorrono regolarmente tra rivalità scolastiche, pochi amici scelti e il difficile rapporto con la madre, senza immaginare quello che si nasconde dietro la scomparsa prematura del padre, che non ha mai conosciuto. Tutto cambia all’improvviso, per colpa di un profumo, quello degli iris. Un giorno, cercando di rubarne alcuni dal giardino di una villetta misteriosa, cade in un sonno profondo che la trasporta in un mondo parallelo, un deserto di cenere pieno di edifici, navi e aerei bruciati, in cui vagano creature mostruose e in cui vive, ignaro della sua storia e della sua provenienza, Nate, ragazzo tanto malinconico quanto affascinante. Da quel momento, Thara comincia un viaggio alla scoperta delle proprie origini, tra segreti inconfessabili e terribili verità.
La mia opinione:
In poco tempo la vita di Thara è stata sconvolta e non solo dai suoi sentimenti ma anche da inquietanti rivelazioni, oscuri segreti che riemergono da quel passato che non ha mai potuto conoscere. Strani avvenimenti e verità inconfessabili.
Un padre che non ha mai conosciuto, un amore impossibile, un nemico troppo potente per essere distrutto.
CITAZIONE:“La vita di Thara cambiò all’improvviso, per colpa di un fiore. Aveva diciassette anni quando accadde. Un’età pericolosa, come il profumo di quei petali. E fu il profumo a trascinarla in un mondo e in un amore destinati a bruciare.”
INTERVISTA ALL'AUTORE-Ciao Maurizio, benvenuto nel mio blog Diario di Pensieri Persi e grazie per aver accettato il mio invito. Ti va di presentarti ai lettori?
Ciao, intanto grazie per l'interesse. Tengo molto al rapporto con i lettori, sono loro che fanno vivere i personaggi in fin dei conti. La scrittura e la lettura dovrebbero essere molto più vicine di quanto non siano normalmente. Chi gestisce blog come il tuo, fa qualcosa di eccezionale secondo me. Apre porte fra i mondi.
-Qual è il tuo rapporto con la scrittura e cosa rappresenta per te? Quando hai scoperto questa passione?
La scrittura... non mi piace dare questo nome a quello che è un viaggio nella mente, è solo uno dei mezzi con cui mi muovo nell'immaginazione. Credo che sia un buon mezzo, è vero, esattamente come dipingere o fare musica, ma è forse quello che permette più cose. E' altrettanto vero che è facile e pericoloso perdersi in un intreccio simile, per questo bisogna fare tanta pratica. Leggere e scrivere, leggere e scrivere, evitando di diventare come Jack Nicholson in Shining. Ma scrivere è sopratutto un evento miracoloso, che permette allo scrittore di diventare uno, nessuno e centomila, di conoscere persone che altrimenti, nella propria vita da uomo, non avrebbe mai potuto incontrare. E' vero, magari si tratterà di un monologo, ma il libro è un gioco che si gioca in due. E se ho inziato a scrivere e disegnare, è solo perché guardandomi in giro, non ho visto altro che un deserto di cenere. Forse aggiungerò macerie, forse farò sbocciare un fiore, ma se scrivendo riesco anche solo a trovare una persona affine con cui condividere il mio mondo, allora potrò morire felice. A quest'ora (5:30 AM) tendo ad essere melodrammatico.
-Cosa fai di solito mentre scrivi? Hai un particolare processo creativo?
Mentre scrivo di solito cerco di rimanere sveglio. Sono un animale notturno. Non vorrei dire che fumo, perché lo sconsiglio, ma nel mio studio c'è più nebbia che all'esterno. Se parliamo di un processo creativo, sicuramente mi hanno già condannato e incarcerato. Di solito, per quanto riguarda le idee, non c'è un momento di tregua, mi assaltano ovunque, alla fermata del tram, a cena, sulle montagne russe etc, ma è necessario rinchiudersi, stare solo e in silenzio per ammaestrare questi strani animaletti che sgambettano senza sapere cosa fare.
-Da pochissimo è uscito in libreria il tuo romanzo "Iris: fiori di cenere". A cosa ti sei ispirato per scrivere questo romanzo? Qual è stata la sua gestazione? L’idea iniziale, successivamente, come si è sviluppata? Sono nati prima i personaggi o prima l'idea di un mondo parallelo fatto di cenere?
Ma non divento noioso a dire tutte queste cose? Beh, come ti ho detto le idee sono nate in modo sparpagliato e confusionario, un po' come normalmente fanno i pensieri. Credo addirittura che risalgano a parecchi anni fa, ma solo recentemente ho capito qual'era il modo migliore (forse) per intrecciarle. Thara per esempio era una ragazza che conoscevo davvero e il suo personaggio è legato a fatti che mi hanno coinvolto in prima persona. Il mondo di cenere invece è qualcosa di profondo e oscuro che credo esista davvero, nell'animo di tutti. E' un luogo in cui le cose e le persone, per quanto spacciate, continuano ad esitere. E' un luogo per ricordi non ricordati. Ma dovrei parlare di cose un po' troppo dolorose per rendere chiaro il concetto e preferirei non farlo. Scusami.
-La protagonista, affetta da narcolessia, sentendo il profumo degli Iris si ritrova immersa in un mondo parallelo fatto di cenere. Come mai hai scelto questo fiore? Qualche motivo in particolare?
L'iris è un fiore enigmatico, non riesci a capirlo con chiarezza la prima volta che lo vedi, un po' come uno sguardo. Iris, da cui appunto deriva iride, da il nome ad entrambe le cose ed è per questo che Thara ha gli occhi viola. Si potrebbe dire che siano la stessa cosa, ed entrambi nascondono segreti che solo pochi possono davvero dire di conoscere.
-Hai scelto come protagonista principale una ragazza. Come è stato scrivere dal punto di vista femminile?
Vorrei poter dire difficile, ma non è così. In tutti noi esiste una parte maschile ed una femminile, con modi di agire e di pensare distinti. Ho solo dato voce a quella parte e zittito l'altra. Spero di esserci riuscito. A volte, al ristorante, quando avevo i capelli più lunghi, mi è capitato di sentirmi chiere "cosa prende signorina?" ma questo non credo che abbia influito.
-Un'interessante personaggio è sicuramente Ludkar che fa la parte del cattivo psicopatico che hai saputo caratterizzare molto bene. Come è nato questo personaggio?
Ludkar è forse il mio personaggio preferito della saga. E' nato nell'unico altro modo in cui possono nascere le cose, non da sua madre, ma perché lo ha chiamato il mondo. Non mi sento di dichiarare una paternità, Ludkar è qualcosa che esiste per conto proprio. E' il malessere più che il male, è il gusto di far saltare per aria le cose e di non avere rispetto e di ridere, perché odiamo il sistema che collaboriamo a creare. E' qualcuno che è stato chiamato a giocare senza averlo chiesto e anziché ritirarsi, ha deciso di far vedere agli altri la sua opinione. Anche se non gli interessa neppure quella. Non ha scopi, solo una grande noia. Se qualcuno legge il libro e dice di non vedere niente di sé in Ludkar, sta mentendo. Anche se è in buona fede, sta mentendo. Purtroppo o per fortuna.
-Iris è il primo romanzo di una trilogia. Questa scelta è stata dettata dalla moda del momento, per cui le saghe ormai spopolano, oppure è stata dattata da un'esigenza narrativa? I romanzi che la comporranno saranno autoconclusivi o legati tra loro?
Se ti chiedi come mai escono tante saghe, è perché gli editori puntano sul fatto di poter vendere tre libri anziché uno. Ma obbligare a prendere capitoli precedenti per seguire la storia la trovo una cosa meschina e vorrei evitarla. Per questo i romanzi della saga Iris non saranno dei sequel tirati per i capelli. Saranno consequenziali nel tempo, è vero, ma ognuno di essi, sarà a se stante, si potranno leggere separatamente. Avevo in mente diverse trame che in un solo romanzo non avrei potuto sviluppare. Le uniche cose che si svilupperanno sono i rapporti dei personaggi e una sottotrama centrale.
-Esiste anche un prequel di questo romanzo intitolato Tutti i colori del buio. Ce ne vuoi parlare? Hai scritto questo romanzo a soli 15 anni... ti ricordi come è nato? Sono stati anche acquistati i diritti per una futura trasposizione cinematografica. Tu cosa ne pensi?
Allora, Tutti i colori del buio, non è precisamente un prequel, chiamiamolo piuttosto spin-off. E' stato scritto molto tempo prima che Iris iniziasse anche solo a germogliare. E' la storia del misterioso padre di Thara, Kolor Feresferatu. Mi sono divertito a legare assieme la trilogia e questo romanzo, facendolo leggere proprio alla protagonista e trasformarlo in un tassello fondamentale della storia. Sarebbe interessante che i lettori potessero fare la stessa esperienza di Thara e leggerlo, chiarirebbe molto del suo passato, ma per il momento è bello che rimanga un mistero, come un mistero è la produzione del film. Ho ricevuto molte email di persone che mi chiedevano come reperirlo, speriamo che decidano di ripubblicarlo in futuro.
-Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai già un altro romanzo in fase di scrittura o in fase di pubblicazione? Puoi darci qualche news?
Adesso sto lavorando al sequel di Iris, dal titolo provvisorio (non dovrei dirlo) "I sogni dei morti". Sto anche lavorando al Visionarium, ma non dirò nulla su questo progetto. Nel frattempo mi dedico ad organizzare la fiera del fumetto MIlano Comic Con per il 2011. Venite a trovarmi se vi fa piacere.
-Questa era l'ultima domanda. Grazie mille per aver accettato il mio invito. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Che dire. Dai diamanti non nasce niente, dalla cenere nascono gli iris. Un bacio.
Sito dell'autore: http://www.mauriziotemporin.com/
Gli speciali: un amore impossibile, un folle nemico da combattere, un mondo parallelo fatto di cenere
Creato il 03 novembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiarioPossono interessarti anche questi articoli :
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