Gli speciali: wintergirls il nuovo romanzo di laurie halse anderson che intreccia i fili di una storia cruda e realistica sull'anoressia

Creato il 15 settembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
in questo articolo avrò il piacere di presentarvi un nuovo romanzo edito dai tipi della Giunti nella collana Y dedicata ai giovani adulti. Come è stato per The Giver e Luna anche questa volta questo romanzo Wintergirls ha come tema principale l'anoressia. Una malattia così difficile da combattere e così invasiva nell'animo e nel corpo delle persone che ne soffrono. Una storia struggente e devastante raccontata dalla timida voce di Lia.
Potrete leggere un'intervista esclusiva fatta all'autrice del romanzo Laurie Halse Anderson che mi auguro venga pubblicata anche in futuro. Ricordo ai tutti i lettori che se commenteranno potrenno essere i fortunati vincitori di una copia del romanzo Wintergirls messa gentilmente in omaggio da Giunti Y.
“Chi voleva guarire? Mi ci erano voluti anni per diventare così magra. Non ero malata. Ero forte”
Trama:
Lia e Cassie sono amiche fin dall’infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un’assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da “punirsi” per aver mangiato. Si gonfia d’acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda.
La mia opinione:
Wintergils è un romanzo che fa male, ti si insinua dentro con forza e non ti lascia andare perchè si è immersi nella lettura, nella storia di Lia, una ragazza affetta dalla tragica malattia dell'anoressia, intrappolata in un vortice che non la lascia andare, rinchiusa tra due mondi: lei è una ragazza d'inverno, un fantasma con un cuore che batte. Un dipinto disarmante e struggente di una realtà vissuta da moltissime ragazze che soffrono, donne che urlano mentre le loro gole sanguinano e si riempiono di solitudine perchè parlarne è difficile. Sono racchiuse in una teca di vetro circondate da grovigli spinosi di dubbi e insicurezze che le portano all'autodistruzione di se stesse e della loro vita per un sogno fragile come cristallo: la magrezza. Qualcosa di effimero e sfuggente che non avranno mai veramente perchè vorranno essere sempre più magre, sempre più delicate, fino a quando un giorno il vento le porterà via e nessuno se ne accorgerà.
WINTERGIRLS is darker and more intense than SPEAK.
-Laurie Halse Anderson
Questo suo romanzo, il primo che leggo di quest'autrice, mi è arrivato dritto fino al cuore pungente e affilato come la lama più spietata. Un libro disarmante per la sua carica emotiva, per la sua forza espressiva che è difficile esprimere con parole adeguate. Un linguaggio schietto che delinea scene struggenti di vita quotidiana, una vita perduta in autolesionismo e anoressia destinata a ritrovarsi grazie alla forza d'animo e al coraggio di risalire in superficie e abbattere quelle insicurezza che l'avevano coperta come una seconda pelle. Il lettore cede davanti al fascino oscuro di questo romanzo, nonostante il tema difficile da leggere è impossibile allontanarsi, impossibile non accompagnare la protagonista Lia in quel lento riaffermarsi sulla propria esistenza, in quel processo di ritorno alla vita, all'emozione e a quelle sensazioni che prima non conosceva perchè vittima della sua malattia. 
Sto intrecciando i fili della mia storia, tesso la stoffa del mio mondo. Intreccio e tesso parole e visioni, finchè la mia vita non inizia a prendere forma. Non esistono pozioni magiche, non si può cancellare tutto per sempre. Ci sono dei piccoli passi verso l'alto; una giornata più facile, una risata inattesa, uno specchio di cui ormai non m'importa più. Mi sto scongelando. 
Wintergils da voce a esperienze cruente e tremendamente realistiche che popolano ahimè la vita di tante ragazze che in silenzio vivono il loro dramma. Il lettore viene sorpreso e disarmato dall'espressività della voce di Lia che racconta il suo declino psicologico e fisico. Vengono esplorati i suoi pensieri più oscuri che si annidano nei recessi della sua coscienza che le grida NO! quando ingerisce cibo, che la incita a tagliarsi, che la porta attraverso un viaggio buio e solitario verso morte. Il fantasma della sua amica morta la perseguita. Cassie anche lei una ragazza d'inverno che ha lasciato la sua vita per inseguire un desiderio inconsistente intrappolato da un patto suggellato dal sangue di una promessa infantile e drammatica.
L'AUTRICE:
Laurie Halse Anderson è nata nel 1961 a Postdam, cittadina dello stato di New York. Con 25 libri all’attivo e numerosi riconoscimenti letterari è attualmente una delle scrittrici più amate nel campo della narrativa Young Adults. L’autrice ha studiato in Danimarca, vissuto in una fattoria, lavorato in un negozio di vestiti, approcciato la vita collegiale all’Onondaga Community College e si è infine laureata nel 1984 alla facoltà di lingue e linguistica della Georgetown University. Dopo aver costruito una famiglia e dato alla luce due bambine, ha iniziato la sua carriera di scrittrice pubblicando la sua prima opera nel 1996: Ndito Runs, a cui sono seguiti svariati racconti per l'infanzia.Tra gli altri romanzi di Laurie Halse Anderson si segnalano: Catalyst (2002), Prom (2005), Twisted (2007) e Wintergirls (2009) che ha scatenato un dibattito tra le teenager americane, ricevuto ottime critiche e un notevole successo di vendite. Speak, che pubblicato originariamente nel 1999 ha ispirato un film (2004) con lo stesso titolo e identica fortuna, è il suo primo romanzo ad arrivare finalmente in Italia (a partire dal 14 ottobre).
BOOKTRAILER:

INTERVISTA ALL'AUTRICE:
1. Hai iniziato la tua carriera da scrittrice professionista scrivendo per il giornale locale. Hai sempre voluto essere una scrittrice? Quanto e come sei cresciuta, come scrittrice, in questi anni?
Non sapevo di voler essere una scrittrice fino a quando non sono diventata la giovane madre di due bambine. Ma ho sempre amato leggere e scrivere per divertimento. Dopo aver lavorato come reporter per un giornale per qualche anno, ho deciso di provare le mie capacità nello scrivere libri per bambini, per vedere se avessi potuto scrivere qualcosa che sarebbe piaciuto alle mie figlie. Ho iniziato scrivendo libri illustrati. Man mano che le mie bambine crescevano, anche i tipi di libri che gli piacevano - e i tipi di libri che scrivevo - diventavano più “grandi”. Ora ho quattro figli, di 25, 24, 23 e 18 anni, e io scrivo per ogni tipo di lettore.
You started your professional writing career by writing for your local newspaper. Did you always want to be a writer? How much and how you grew as a writer all these years?
I did not know that I wanted to be a writer until I was the young mother of two children. But I have always loved reading and writing for fun. After working as a newspaper reporter for a few years, I decided to try my hand at writing books for children, to see if I could write something that my daughters would enjoy. I started out writing picture books. As my children grew, the kinds of books they liked - and the kinds of books I wrote - also became older. Now I have four children, aged 25, 24, 23, and 18, and I write for all kinds of readers.
2. Sei felice della tua carriera come scrittrice? Se potessi, cosa cambieresti?
Sono estremamente felice delle incredibili opportunità e benedizioni che la mia carriera mi ha portato. L’unica cosa che cambierei è la capacità di prendermi una pausa. Lavoro ancora circa 60 ore alla settimana e raramente vado in vacanza - mi piacerebbe farlo presto. Ma davvero, non ho niente di cui lamentarmi.
Are you happy with your career as a writer? If you could what would you change?
I am extremely happy with the incredible opportunities and blessings my career has brought me. The only thing I would change is the ability to take some time off. I still work about 60 hours a week and rarely take vacations - I would like to do that soon. But really, I have no complaints.
3. Perché hai scritto un romanzo young adult? Che difficoltà incontri nello scrivere romanzi di questo genere?
Quando ero un’adolescente, nessuno mi avrebbe mai parlato delle cose oscure della mia vita. Non potevo neanche trovare libri che affrontassero questioni “crude”. Spero che i miei libri possano fare una differenza positiva nella vita di un lettore che sta lottando come lottai io. Ci sono alcune persone che provano a proibire i miei libri perché l’argomento di discussione li mette a disagio. Questo mi fa arrabbiare. Ho scoperto che il modo migliore di aiutare gli adolescenti a fare decisioni sane riguardo le loro vite è essere onesti con loro riguardo a com’è davvero la vita.
Why did you write a young adult novel? What challenges do you face in writing YA novel?
When I was a teenager, nobody would talk to me about the dark things in my life. I couldn't even find books that dealt with the gritty issues. I hope that my books can make a positive difference in the life of reader who is struggling like I did. There are some people who try to ban my books because the subject matter makes them uncomfortable. That makes me angry. I have found that the best way to help teenagers make healthy decisions about their lives is to be honest with them about what life is really like.
4. Cosa ami riguardo l’essere un autrice? C’è qualcosa che non ti piace?
Amo quei momenti tranquilli in cui sono così profondamente immersa nella stesura di un libro che perdo di vista chi sono e dove mi trovo. Amo anche incontrare i miei lettori! Non mi piace… ci sono davvero poche cose che non mi piacciono.
What do you love about being an author? Is there anything you don’t like?
I love those quiet moments when I am so deep into the writing of a book that I lose track of who and where I am. I also love meeting my readers! I don't like..... there is very little that I don't like.
5. Quando non scrivi che tipo di libri ti piace leggere?
Mi piacciono i racconti del mistero e i libri sulla Storia.
When you are not writing what kind of books do you like to read?
I enjoy mysteries and books about history.
6. Hai scritto molti libri per ogni età. Quale genere preferisci scrivere? Perché scrivi libri di così tanti generi differenti?
Mi piace scrivere per ognuno dei diversi tipi di età. Ognuno ha le sue proprie difficoltà e i suoi premi. Mi annoio molto facilmente e trovo che scrivere così tanti genere mi tenga in tensione e concentrata.
You've written many books for all age levels. What genre you prefer to write? Why do you write so many different genres?
I enjoy writing for all of the different age-levels. They each come with their own challenges and rewards. I get bored very easily and I find that writing in so many genres keeps me energized and focused.
7. Il tuo ultimo romanzo YA è Wintergirls, che parla dell’anoressia - un problema che molti adolescenti affrontano ma di cui raramente parlano. Cosa ti ha ispirato a scriverlo?
Ero riluttante a prendermi carico del tema dei disordini alimentari perché mi colpisce troppo da vicino. Non avrei mai potuto essere classificata come anoressica, ma i disordini alimentari erano certamente una parte della mia vita. Sono i miei lettori che mi hanno convinta a scrivere Wintergirls. Ho ricevuto e-mail e lettere da ragazzi che lottavano contro i disordini alimentari e mi hanno commossa profondamente. Allo stesso tempo, molte ragazze - e alcuni ragazzi - hanno iniziato a parlarmi riguardo al tagliarsi. Loro non sapevano in che altro modo affrontare il dolore che li stava sopraffacendo. Quindi un’amica che è dottore mi ha chiesto di scrivere dei disordini alimentari, perché ne ha visti molti durante il suo lavoro.
Your latest YA novel is Wintergirls that takes on anorexia—an issue that many teens face but rarely discuss. What inspired you to write it?
I was reluctant to take on the topic of eating disorders because it hit too close to home. I never could be classified as anorexic, but disordered eating was definitely a piece of my life. It was my readers who convinced me to write Wintergirls. I received emails and letters from kids struggling with eating disorders and they touched me deeply. At the same time, a lot of girls—and some boys—started to talk to me about cutting. They didn’t know how else to deal with the pain that was overwhelming them. Then a friend who is a doctor asked me to write about eating disorders, because she saw so much of it in her practice.
8. Che tipo di ricerche hai fatto per il tuo libro?
La mia amica pediatra mi ha aiutato con i dettagli clinici e mi ha indirizzato verso alcuni psichiatri. Ho parlato con loro e letto tante pubblicazioni mediche quanto mi è stato possibile. Ho visitato i siti pro-anoressia (che stupidamente promuovono l’anoressia come la scelta di uno stile di vita) per vedere di cosa parlassero. Ho anche parlato con dei sopravvissuti ai disordini alimentari che si stavano riprendendo bene. E’ stato un processo di raccolta di briciole di informazioni e di accumulamento e di attesa dell’arrivo della voce. E poi Lia si è mostrata nella mia testa e ha iniziato a parlare.
What type of research did you do for your book?
My pediatrician friend helped me with the clinical details and referred me to some psychiatrists. I spoke with them and did as much reading as I could in medical journals. I went to pro-ana web sites (which foolishly promote anorexia as a lifestyle choice) to see what they were talking about. I also spoke with ED survivors who were well into their recoveries. It was a process of gathering crumbs of information and stowing them all away and waiting for the voice to come. And then Lia showed up in my head and started talking.
9. Quali sono le tre parole che pensi descrivano meglio il tuo romanzo? Perché?
Intenso. Duro. Onesto. Perché è tutte queste cose. Gli/le anoressiche/anoressici sono persone che soffrono un dolore intenso e pieno di un sentimento che li sommerge. Questo libro è raccontato dal punto di vista di una ragazza il cui dolore è vicino ad ucciderla.
What three words do you think best describe your novel? Why?
Intense. Raw. Honest. Because it is all of those. Anorexics are people suffering from intense and overwhelming emotional pain. This book is told from the point of view of a girl whose pain is close to killing her.
10. Quanto ci hai messo a scrivere il libro e c’è stata qualche scena in particolare con cui hai avuto problemi?
Ci ho messo un po’ più di un anno. La scena nella chiesa e nella tavola calda mi hanno preso molto tempo perché stavo cercando di bilanciare la narrazione interiore di Lia con l’azione e i dialoghi delle persone attorno a lei.
How long did it take to write the book and were there any particular scenes you were struggling with?
The book took a little more than a year. The scene in the church and in the diner took a long time because I was trying to balance Lia's internal narrative with the action and dialog of the people around her.
11. Scrivendo questo romanzo pieno di emozioni ed intenso sull’anoressia, che sentimenti hai provato? Come sei riuscita a parlare così chiaramente e realisticamente di un problema così difficile da trattare?
Questo è stato di gran lunga il libro a livello emozionale più difficile che io abbia mai scritto. Ho dovuto affrontare i miei demoni; le voci che hanno continuato a dirmi per decadi che sono senza valore. Ci sono stati molti giorni che finivano piangendo. Mio marito è stato un incredibile fonte di amore e supporto. Non avrei potuto scrivere questo libro senza di lui. Alla fine del libro, ho resistito a questi demoni e li ho superati.
Writing this emotional and intense novel about anorexia, what feelings had you? How did you manage to speak so clearly and realistically an issue so difficult to treat?
This was by far the most emotionally difficult book I have ever written. I had to face my own demons; the voices that have been telling me for decades that I am worthless. There were many days that ended in tears for me. My husband was an incredible source of love and support. I could not have written this book without him. By the end of it, I had stood up to those demons and conquered them.
12. Quanto di te stessa, se c'è, metti dentro i tuoi personaggi? In particolare quanto di Laurie possiamo trovare in Lia, la protagonista principale di Wintergirls?
In qualunque momento sentiate Lia commentare riguardo al sentirsi grassi, brutti o stupidi, quella è Laurie. Beh, quello è ciò che ero solita essere. Ma il resto della storia è totalmente Lia.
How much of yourself, if there is any, do you put into your characters? In particular how much of Laurie we can find in Lia, the main character of Wintergils?
Whenever you hear Lia commenting on feeling fat, ugly or stupid, that is Laurie. Well, that is what I used to be like. But the rest of the story is all Lia.
13. Hai qualche altro progetto su cui stai lavorando in questo momento?
Il mio prossimo libro, “Forge”, sarà pubblicato negli Stati Uniti il 19 Ottobre 2010. E’ il secondo libro di una trilogia sulla schiavitù durante la Rivoluzione Americana. Ora sto scrivendo un altro romanzo young adult che spero sarà pubblicato negli ultimi mesi del 2012. Non ho ancora deciso il titolo. I lettori possono passare nel mio blog http://madwomanintheforest.com/blog/ o nel mio sito web http://madwomanintheforest.com/ per rimanere aggiornati sui miei nuovi libri e altro ancora.
Do you have any other projects you're currently working on?
My next book, FORGE, will be published in the United States on October 19, 2010. It is the second book of a trilogy about slavery during the American Revolution. Right now I am writing another young adult novel that I hope will be out in late 2012. I have not figured out the title yet. Readers can stop by my blog
http://madwomanintheforest.com/blog/ or my website http://madwomanintheforest.com/ to keep up on my new books and more.
14. Hai qualcosa da dire prima di salutarci?
Per prima cosa, grazie per questa intervista! Secondo, sono davvero grata che il mio editore italiano, Giunti, abbia portato sia Wintergirls che Speak in Italia. Ho già avuto notizia di molti nuovi fan in Italia ed è molto emozionante! Grazie mille di cuore!!! (già in italiano nella risposta originale, N.d.C.)
Do you have something to tell before you say goodbye?
First, thank you for this interview! Second, I am very grateful that my Italian publisher, Giunti Editore, has brought both Wintergirls and Speak to Italy. I have already heard from several new fans in Italy and that is very exciting! Grazie mille di cuore!!!

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :